Mentre i lavori di ricostruzione della scuola media “Carducci” vanno avanti, con la struttura che dovrebbe aprire ufficialmente i battenti in concomitanza con l’avvio del prossimo anno scolastico, a Foligno ci si interroga sul futuro di un’altra scuola, quella di via Piermarini. Se, infatti, la parte che ospita l’indirizzo “Montessori” e la scuola dell’infanzia è fruibile, il terremoto del 2016 ha reso necessaria la chiusura dell’area in cui erano ospitate le classi della primaria. Ossia, quella corrispondente alla casa in cui morì il celebre architetto folignate, Giuseppe Piermarini. Un’abitazione adibita appunto a scuola e che ora i tecnici della protezione civile stanno passando al setaccio.
Ad oggi, il progetto è quello di procedere con gli interventi di miglioramento antisismico e riportare lì le classi attualmente ospitate in altre strutture e palazzi cittadini. Ma sarà effettivamente così? Qualche dubbio al riguardo sembrerebbe stia sorgendo infatti. Le stringenti norme in tema di sicurezza sul fronte dell’edilizia scolastica potrebbero non essere compatibili con i vincoli che un palazzo storico, come quello intitolato al Piermarini, potrebbe richiedere.
L’ultima parola spetterà comunque ai tecnici, ma i tempi di intervento si prospettano lunghi. A confermarlo sarebbe, su tutto, la mancanza ancora di un progetto di riqualificazione, che rende improbabile una risoluzione a breve termine della vicenda. Vicenda che interessa oggi circa 150 studenti. A tanto, infatti, ammonta il numero degli alunni che compongono le sette classi della scuola primaria “Piermarini”. Numeri che hanno registrato una costante crescita, nonostante – spieghino dalla scuola – non ci sia una sede e non si sa ancora quando effettivamente la si avrà.
L’auspicio, al momento, è che una volta che la scuola “Carducci” aprirà finalmente le porte, la caserma “Gonzaga” possa, ancora una volta, manifestare la propria vicinanza alla città e, in questo caso, alle esigenze dei piccoli studenti folignati. La nuova struttura di via dei Molini, infatti, non sarebbe in grado di farsi carico di altre classi. Un’alternativa potrebbe essere il vicino stabile progettato dall’architetto Antonelli e che, in precedenza, ospitava gli uffici amministrativi dell’Istituto comprensivo Foligno 2 guidato dalla dirigente scolastica Morena Castellani. Ma anche in questa ipotesi andranno prima portati a termine i lavori di adeguamento dello stabile. Sui quali però, al momento, non si sa nulla.
Intanto dall’Istituto comprensivo Foligno 2 si dicono pronti a tenere alta l’attenzione e i riflettori accesi, così come fatto anche per la “Carducci”.