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Dipendenze, nel Folignate preoccupa il poliabuso di sostanze tra i giovani

Pubblicato il 14 Novembre 2018 15:01 - Modificato il 5 Settembre 2023 15:28

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Cresce in Italia il consumo di eroina. A dirlo è il report elaborato dalla Direzione centrale per i servizi antidroga relativamente al 2017. Il documento, che riassume le attività e i risultati ottenuti nella lotta al traffico illecito delle sostanze stupefacenti, parla infatti di un incremento del commercio dello stupefacente del 27,95 per cento. Dato che, per gli analisti, conferma come l’eroina sia tornata in auge nel mercato italiano.

Secondo quanto riportato recentemente anche dal Corriere della sera, a farne uso non sarebbero però solo gli adulti. Il fenomeno sembrerebbe interessare anche gli adolescenti. E l’Umbria non sembrerebbe esserne immune. Il problema – secondo quanto reso noto dal centro per le dipendenze dell’Usl Umbria 2 – riguarderebbe in primis la città di Terni, dove si sarebbero riscontrati diversi casi di assunzione di eroina tra i giovani. Si tratterebbe però, ad oggi, di un fenomeno a macchia di leopardo.

In realtà come il Folignate, infatti, il problema non trova riscontro, anche se il fenomeno delle dipendenze, seppur in forme diverse, continua comunque a preoccupare. Secondo quanto evidenziato dai medici, il fenomeno più frequente tra i giovani di questo territorio è quello del “poliabuso”, ovvero l’uso contemporaneo di più sostanze: alcol e marijuana in primis e in qualche caso cocaina.

Nel 2018 sono 39 i minori con problemi di dipendenza assistiti dal servizio Girovento dell’Usl Umbria, che si occupa di adolescenti e giovani adulti. Entrando nel dettaglio del fenomeno, sono 19 i minori ammessi al servizio nel corso dell’ultimo anno, che si vanno ad aggiungere ai 19 in carico già dal 2017 e che proseguono quindi il loro percorso all’interno di Girovento. Nove, poi, i soggetti dimessi e riammessi nel 2018 e uno solo uscito dal servizio lo scorso anno e rientrato nel programma in questi mesi. Quattordici invece i giovani sotto i 19 anni dimessi. Questa la fascia più critica, mentre sono diminuiti rispetto al 2017 i casi nella fascia d’età tra i 20 e i 24 anni (18 soggetti seguiti nel 2018 contro i 22 del 2017) e in quella tra i 30 e i 34 anni (2 casi nel 2018 rispetto ai 5 dell’anno precedente). Resta stabile a sei unità il dato per la fascia d’età che va dai 25 ai 29 anni. E mentre il fenomeno lo scorso anno non aveva interessato utenti tra i 35 e i 44 anni, sono 4 quelli seguiti quest’anno, a cui se ne aggiungono altrettanti nella fascia superiore ai 44 anni. Si tratta in questo caso – secondo quanto reso noto – di genitori dei giovani in carico al servizio dell’Usl2.

Nel complesso, dunque, il servizio Girovento sta prestando assistenza in questo ultimo anno a 73 soggetti. Dai dati, inoltre, emerge come il fenomeno riguardi di più gli uomini rispetto alle donne: 50 i primi, e 23 le seconde. Ventinove, infine, coloro che hanno completato il percorso di riabilitazione e giudicati quindi idonei alla dimissione. 

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