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Cento anni di grande guerra: a Foligno l’esperienza del Trentino con il professor Antonelli

Pubblicato il 2 Dicembre 2018 11:06 - Modificato il 5 Settembre 2023 15:25

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E’ appena trascorso circa un mese dall’ultimo evento con la presentazione del libro “Qualcuno dice no!” e l’Anmig di Foligno è già tornata ad organizzare un nuovo evento di alto livello culturale e significativo con la presentazione della pubblicazione di Quinto Antonelli “Cento anni di grande guerra. Cerimonie, monumenti, memorie e contro memorie”. A presiedere i lavori la presidente Fiorella Agneletti. Ad intervenire il vicesindaco di Foligno, Rita Barbetti, che si è complimentata per le suggestive ed importanti iniziative che l’Anmig cittadina sta portando avanti con la partecipazione, ogni volta, di relatori insigni coinvolgendo gli studenti, i giovani, le istituzioni e la cittadinanza in genere. Oltre all’autore, sono intervenuti gli studiosi Fabio Bettoni, Maurizio Coccia, Fausto Gentili ed Elena Laureti. Prendendo spunto dai vari interventi degli illustri relatori, la presidente Agneletti ha sottolineato come l’ultimo evento organizato “è teso a presentare un volume scritto da una mano molto felice, quella di Quinto Antonelli. Vogliamo quindi oggi presentare un libro che può essere anche visto e immaginato come un testo di storia analitico che pur nel suo svolgersi in sei parti, tutte dedicate alla memoria ma soprattutto a quelle del conflitto nel primo dopoguerra al culto degli eroi martiri, alla scuola e regime, al patriottismo competitivo di cattolici e comunisti e a quella del dissenso, l’Autore ci intrattiene su un argomento che spazia in un lungo periodo di cento anni della nostra recente storia con alcuni minimi dettagli riguardanti le due guerre mondiali. Non a caso Quinto Antonelli, stigmatizza con citazioni tra le quali quella del noto film di Monicelli “La Grande Guerra”, il profilo di un popolo privo d’aura…. “desublimato ricondotto a misura di trivialità e bassezza”, (sono le sue parole) tale da uscire con trasgressione dai valori anche da quelli dell’opposizione. L’interessantissimo tratteggio delle cerimonie, monumenti, memorie e contromemorie ci induce così, ancora una volta, a riflettere sugli orrori della guerra”. L’autore, originario e residente in Trentino, territorio ancora molto segnato dalla storia e dalla grande guerra, pone l’accento sull’identità sofferta dai trentini per le loro origini di appartenenza alla contea del Tirolo prima ed all’Italia poi. Ha sottolineato l’esperienza dei soldati di una guerra completamente diversa da quella italo-austriaca, hanno combattuto non sul Carso e sulle Dolomiti ma sul fronte orientale in Ucraina, sono stati prigionieri in Siberia. Quello che vuol mettere in evidenza il professor Antonelli a conclusione del suo interessantissimo intervento, sono due riflessioni che partono dall’oggi, rivolgendo agli studenti due riflessioni. La prima è quella di metterli in guardia sulla propaganda e sulla menzogna e l’altra sul mantenere alta l’attenzione sull’elogio alla propagazione della violenza. Mercoledì 5 dicembre è in programma l’evento conclusivo dell’Anmig di Foligno per il Centenario della Prima guerra mondiale. L’appuntamento è di mattina a palazzo Trinci con la Conferenza dal titolo “Perché non si debba dimenticare gli orrori di due guerre mondiali”, con la partecipazione di cinque relatori di alto spessore.

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