Anche Foligno si aggiunge al coro di voci rotte dal dolore che da questa mattina, mercoledì 30 gennaio, rimbombano in tutta l’Umbria per ricordare Leonardo Cenci. Simbolo della lotta alla malattia, quella che bussa alla vita di tanti quando meno se l’aspettano e gliela stravolge arrivando a strapparli ai propri affetti, Leo – come tutti lo chiamavano – verrà ricordato soprattutto per aver fatto del cancro che lo aveva colpito la sua forza.
“Un esempio stupendo di come affrontare una terribile malattia” commenta, appresa la notizia, il presidente folignate dell’Atletica Winner, Gian Luca Mazzocchio, che con Cenci ha condiviso la passione per la corsa. “Nel 2014 – racconta alla redazione di rgunotizie.it – gli diedi per scherzo il pettorale numero 1 della mezza maratona di Foligno, di cui era testimonial, e lui si presentò alla partenza arrivando poi a fare anche la maratona di New York. Ci mancherà”.
Il 2014 fu solo l’inizio di una grande amicizia tra Leonardo Cenci e la città di Foligno. Sì, perché nonostante la malattia Leo è tornato nella città della Quintana ogni settembre per correre la sua mezza maratona e per ribadire con sempre più forza il suo messaggio di speranza e di lotta. Lo stesso che ha continuano a lanciare negli ultimi tempi anche dal letto d’ospedale in cui si trovava, quando “l’ospite” – come lo definiva – aveva deciso di prendersi ancora più spazio di prima nel suo corpo ormai stremato.
Alla fine a vincere è stata la malattia, dopo una battaglia durata sei lunghi anni. Mercoledì 30 gennaio la notizia è stata pubblicata ufficialmente sulla pagina Facebook di “Avanti tutta onlus”, associazione per la lotta al cancro fondata dallo stesso Leonardo Cenci e di cui era presidente. “La sua missione sulla terra è terminata questa mattina, poco dopo le ore 10 – si legge nel messaggio -. Di questi sei anni che gli sono stati “regalati” dalla malattia non ha sprecato neanche un giorno. Con i sogni ai piedi e l’invincibilità nel suo cuore – è scritto – è riuscito a realizzare tanti dei suoi desideri ed il resto saranno portati a compimento perché il patrimonio umano e materiale che lui ha creato non andrà disperso”.
Così come rimarrà nella mente di tutti l’ultimo videomessaggio registrato con l’amico Mauro Casciari ad Assisi e che l’ex Iena ha messo online dopo l’annuncio della scomparsa di Leonardo. Una sorta di testamento a tutti coloro che lo hanno conosciuto e a chi ne conoscerà le gesta in futuro. “La prima cosa che auguro è una mentalità ottimista perché la vita è il dono più prezioso che abbiamo. E poi, che ognuno di noi faccia il proprio dovere perché sia un mondo più generoso e più buono, ma soprattutto più sano. Avanti tutta!”.
E, come detto, dall’annuncio della scomparsa in tantissimi hanno voluto rivolgere un pensiero a Leo Cenci, a cominciare dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini. “Ciao Leonardo e grazie della tua forza, energia, determinazione, voglia di vivere, passione per lo sport e per la solidarietà – ha detto la presidente -. Quella solidarietà da te insegnata, praticata, promossa, sostenuta per gli altri. La forza di vivere la malattia con la grinta di reagire e costruire anticorpi mentali, sentimentali, intellettuali alla distruzione fisica. Ti ringrazio per l’amicizia, per le cose fatte insieme e per i sogni che volevi ancora realizzare. Leonardo sei stato un campione, un simbolo di cittadino coraggioso e pronto a dare e donare; un perugino doc ed un umbro orgoglioso della tua città e della tua terra”.
“Accolgo con profonda commozione e tristezza la notizia della scomparsa di Leonardo Cenci – ha invece dichiarato la presidente dell’assemblea legislativa, Donatella Porzi -. Un amico di tutta l’Umbria e un simbolo di tenacia, di forza e di caparbietà. La tua vita è stata un esempio – ha aggiunto -, ci hai lasciato in eredità una testimonianza di positività che porteremo sempre con noi.
“Grazie di tutto e buon viaggio” ha scritto sul suo profilo Facebook l’assessore regionale alla sanità Luca Barberini. “Hai combattuto per anni come un leone – sono state le sue parole – per sconfiggere una malattia orribile, indossando sempre il sorriso della speranza. Hai dato tanto per sostenere le ricerca a favore della lotta contro il cancro, contribuendo anche a rendere migliore la sanità umbra. Con il tuo entusiasmo e la tua personalità, hai seminato gioia, fiducia, vita. Sei stato e sarai sempre un esempio per tutti. Grazie Leo – conclude Barberini -, avanti tutta e buon viaggio”.