Qualche settimana fa il popolo della rete ha scelto il suo “folignate dell’anno”. Anche il 2018, infatti, si è chiuso con l’ormai consueto sondaggio promosso da Radio Gente Umbra per rendere omaggio a chi, nel proprio piccolo, è riuscito a distinguersi all’interno della comunità. Per il secondo anno consecutivo ad esser stato premiato è stato il mondo della Quintana: nel 2017 con il priore del Badia, Raoul Baldaccini, e nel 2018 con Luca Innocenzi, autore della doppietta nelle Giostre di giugno e settembre per il Rione Cassero. E così, per celebrare quest’importante momento cittadino, le porte di Radio Gente Umbra si sono spalancate per accogliere e consegnare il premio “Folignate dell’anno” al cavaliere Luca Innocenzi, poi intervistato dalla nostra redazione giornalistica.
Luca, hai vinto con il 45 per cento dei consensi, e cioè con 559 voti sui 1250 espressi. Sei riuscito ad importi sugli altri candidati, che ricordo sono stati Federico Cherubini, Emanuele Manenti, Umberto Tonti e due ragazze che hanno trovato due portafogli a Foligno e che hanno prontamente consegnato al comando di polizia municipale, ovvero Eugenia Laureti e Martina Paolucci. Ti saresti immaginato tutti questi voti?
No, ed è stata una soddisfazione grande. Inizialmente l’ho preso come un gioco, poi ho letto i nomi degli altri candidati, personaggi come Umberto Tonti e Federico Cherubini o Emanuele Manenti, che hanno ottenuto importanti risultati nelle loro vite. Però, la città di Foligno ha dimostrato un attaccamento importante a quello che è la Giostra della Quintana e soprattutto ha apprezzato quello che siamo riusciti a fare l’anno scorso.
Hai anticipato un tema interessante. Hai detto che Foligno ha dimostrato attaccamento alla Quintana, a volte però se ne parla anche male di questa manifestazione. Ti domando proprio questo…nel 2017 a vincere il premio “Folignate dell’anno” è stato il priore del Badia, Raoul Baldaccini, quindi un quintanaro, nel 2018 è toccato a te che sei un altro quintanaro, questo significa che la Quintana è viva?
Io sarò anche di parte, ma credo che sia una delle manifestazioni più belle in assoluto che ci siano al mondo. E come tutte le cose belle c’è sì chi l’apprezza, ma c’è anche chi magari dice di essersene stancato. Per fortuna però, come dimostra anche questo sondaggio, la gente è molto attacca alla Quintana.
Che sensazione si prova ad essere il “folignate dell’anno”. Come dicevi tu, sei riuscito a spuntarla su personaggi importanti…tra l’altro Federico Cherubini possiamo dire che è anche il tuo direttore sportivo visto che sei juventino…
Di Federico ho una stima immensa e mi sembra di aver fatto qualcosa alla “Davide contro Golia”. È stata una bellissima emozione, poi a livello umano sono sempre Luca e domani torno in scuderia a lavorare con i cavalli. Però, devo dire che è stata ed è ancora una bellissima emozione.
Il 2018 è stato un anno fantastico per te. Tra i più grandi successi che hai portato a casa ci sono stati la doppietta e il record di pista a Foligno, e la doppia vittoria di Ascoli. Ecco, qual è stato il momento più bello per te? Se ce n’è stato uno in particolare…
È stato bello l’anno 2018. Non posso dire che ci sia stato un momento più bello di un altro, perché io sono dell’idea che la vittoria più bella è sempre quella che verrà. Quindi succede che vinci a Foligno, ma poi pensi a vincere ad Ascoli e poi vorresti farcela anche a Servigliano. Io, poi, sono una persona estremamente ambiziosa, mi piace correre, mi piace vincere, come d’altronde capita a tutti gli atleti anche se alle volte magari non ci si riesce purtroppo o per merito degli avversari. Per cui non posso dire che c’è stato un momento più bello dell’altro, ma certo il record di pista è stata un’emozione grande.
Pochi mesi fa ci sono state le elezioni rionali per cui sono cambiati alcuni priori, ma soprattutto sono cambiati alcuni cavalieri. Tra poco si tornerà in pista, perché con l’arrivo della bella stagione a Foligno si pensa subito alla Quintana, quindi voglio chiederti se degli altri nove sfidanti c’è qualcuno che temi in particolare e come vedi queste new entry. Sì, insomma, che sfida sarà?
Io temo Luca Innocenzi. Perchè, essendo in realtà una gara contro il cronometro, il mio avversario principale sono innanzitutto io. Però, devo dire che ci sono avversari di grandissimo livello. Su tutti Massimo Gubbini, ma anche Daniele Scarponi. Sono cavalieri forti. E poi, adesso ci sarà qualche new entry interessante, come Daniele Ravagli per il Contrastanga. Ci sono ragazzi giovani che hanno voglia di venire a pestarci i piedi, vediamo se saremo in grado di tener botta.
Questi del 2018 sono stati, per te, il sesto ed il settimo palio. Hai eguagliato grandi cavalieri come Paolo Margasini, Marcello Formica e Paolo Giusti. Stai sognando di raggiungerli?
Questo è il sogno di noi cavalieri, raggiungere questi tre mostri sacri. Io, però, vado per step. Il fisico ancora mi appoggia, quindi finché avrò questo entusiasmo e la voglia di alzarmi la mattina per lavorare, ci proverò. Poi se non ci riuscirò, andrà bene comunque.
Chi è, invece, il tuo “folignate dell’anno”? La persona alla quale, magari, ti sei ispirato in questo 2018…
Beh, ci sono tante persone importanti nella mia vita. Però, il mio folignate dell’anno è sempre mio padre. Io sono estremamente legato alla mia famiglia. Poi, quest’anno, mio padre non è stato molto bene e quindi il mio folignate dell’anno è senza dubbio lui.
Allora, complimenti ancora Luca e in bocca al lupo per il 2019.
Crepi il lupo e grazie!