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Ricordate lo yo-yo? E’ di Montefalco l’ispiratore mondiale dei “trick”

Pubblicato il 18 Febbraio 2019 16:27

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Uno dei giochi più in voga negli anni Ottanta, in un’era ancora priva di informatizzazione, era senza dubbio il mitico yo-yo. Conosciuto in Italia anche come rocchetto si tratta di un semplicissimo gioco formato da due coppette unite da un asse centrale, o da un cuscinetto a sfera e un cordino avvolto attorno all’asse stesso. Il gioco ha subito diverse evoluzioni. passando dallo yo-yo classico con il cordino fissato al perno centrale, sino ad arrivare allo yo-yo di concezione moderna, con un cordino fissato ad un cuscinetto che gli consente di rimanere a girare con l’energia ottenuta dal primo lancio, senza tornare in mano. Quella per lo yo-yo è una passione che coinvolge moltissime persone. Tra queste c’è un giovane umbro, che può essere definito uno degli ispiratori a livello mondiale di nuovi trucchi e nuove “mosse” da proporre nel corso dei vari campionati internazionali. “Quando vidi per la prima volta lo yo-yo bloccarsi e continuare a girare ininterrottamente, capii che poteva diventare la mia più grande passione”. Riccardo Fraolini, classe 1982 di Montefalco, ha scoperto per caso lo yo-yo moderno nel 2009 e da allora non si è più distaccato da questo curioso e meraviglioso oggetto. “Mi trovavo in un negozio di giocoleria a Parigi ed ero alla ricerca di un attrezzo particolare per un gioco – racconta ai microfoni di Rgunotizie – quando il commesso mi fece vedere uno nuovo yo-yo moderno. Da quel momento capii le potenzialità di questo strumento e la grande molteplicità di variabili per quanto riguarda le evoluzioni da eseguire”. Da dieci anni il tempo libero di Riccardo Fraolini è scandito da pomeriggi e serate dedicate all’allenamento e ad attività connesse a questo sport, insieme allo studio dei grandi campioni giapponesi, per arrivare ad un livello di conoscenza tale da inventare propri trucchi o “trick”, da proporre nei vari campionati internazionali. “Ho provato a parteciparvi diverse volte, ma combattere con i maestri giapponesi è praticamente impossibile. E’ per questo – racconta Riccardo Fraolini – che ho deciso di specializzarmi in creazione di trick e figure che poi vengono prese dai grandi campioni come base delle loro gare in giro per il mondo”. In questi anni Riccardo è riuscito a ritagliarsi una buona fetta di popolarità, soprattutto grazie ai video postati sui sociali che lo hanno consacrato a livello internazionale. Un’azienda canadese è arrivata addirittura a produrre una serie di yo-yo con il suo nome, avendolo come testimonial. “In primis è un orgoglio e onore rappresentare un’azienda come la Caribou Lodge Yoyo World – spiega Riccardo ai microfoni di Rgunotizie – ma anche una grande responsabilità, visto che avere un modello a mio nome implica continuare a studiare per proporre ai giocatori, più o meno professionisti, le tante combinazioni da realizzare con quello yo-yo. La strada in questi anni è stata lunga – prosegue Fraolini -, ma passare dalla ricerca degli yo-yo nei negozi ad averne un proprio, realizzato secondo le mie esigenze, mi rende particolarmente fiero del percorso fatto”. Riccardo Fraolini è anche vicepresidente dell’associazione italiana di yo-yo. “Con l’associazione Maniacs organizziamo ogni anno dei festival, ma soprattutto i campionati nazionali – spiega Fraolini – che danno la possibilità di aggiudicarsi i pass per i campionati europei, che quest’anno si svolgeranno in Repubblica Ceca, fino agli ambiti mondiali. Grazie a questo movimento, ho avuto l’occasione di conoscere culture e popolazioni differenti dall’Islanda al Giappone. Quella per lo yo-yo – conclude – è una passione che consiglio a tutti, visto che si tratta di un gioco semplice ma mai banale”.

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