Dallo scorso lunedì il Palio dei quartieri di Nocera Umbra ha un nuovo statuto. Frutto di un lavoro di oltre tre mesi, il documento è stato approvato da tutte le componenti dell’organo direttivo, che unanimemente si sono espresse a favore del nuovo regolamento. Il riferimento è, dunque, al presidente dell’Ente Palio, Alberto Scattolini, al suo vice ed al segretario, rispettivamente Sandra Ortega e Vincenzo Pierantoni, ma anche alla delegata del sindaco, Sonia Capodimonti, al presidente della pro loco, Franco Favorini, e ai presidenti dei Quartieri, Virgilio Fiaoni per Borgo San Martino e Daniele Sorbelli per Porta Santa Croce.
La nuova Carta statutaria, predisposta dagli avvocati Francesca Campanella e Luciano Morini, indicati dai due presidenti dei Quartieri, è stata attentamente esaminata sia all’interno dello stesso Ente palio che in numerose riunioni dei direttivi dei Quartieri. Da questo percorso è nato un testo condiviso e completo con riferimenti regolamentari per ogni ambito e componente della struttura organizzativa.
“Un altro importantissimo passo in avanti rispetto all’organizzazione strutturale dell’Ente Palio” così lo ha apostrofato il presidente dell’Ente palio. “Quello di dotarci di un nuovo Statuto – ha quindi proseguito Scattolini – è stato un passaggio dettato da esigenze normative non più procrastinabili. In questo modo – ha quindi concluso – l’Ente Palio dei quartieri assume tutte le caratteristiche necessarie per poter partecipare, attraverso specifici progetti, a bandi europei, nazionali o regionali per finanziamenti pubblici volti alla promozione culturale, ma non solo, della città, rimanendo chiaramente all’interno delle prerogative della propria attività”.
Grande la soddisfazione anche tra i due presidenti dei Quartieri nocerini, per i quali il nuovo regolamento “riconosce l’autorevolezza e l’autorità dell’Ente palio” ed “un maggiore coinvolgimento dei direttivi e dei contradaioli, che faranno parte di diritto della nuova struttura associativa attraverso nuovi organismi, come il Consiglio maggiore”, ma non solo. Lo statuto prevede inoltre un allineamento delle strutture dei tre soggetti che compongono l’Ente palio, ossia l’Ente stesso e i quartieri, “che avranno la stessa durata in carica e lo stesso numero di componenti, con regole e funzioni che verranno gestite con unità di intenti per il bene della festa”.