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Gualdo Cattaneo, bocconi avvelenati vicino ad una tartufaia: a far scattare l’allarme la polizia

Pubblicato il 25 Giugno 2019 16:33 - Modificato il 5 Settembre 2023 14:51

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Quattro porzioni di carne contenenti metaldeide sono state rinvenute in un’area boscata destinata a frutteto nel Comune di Gualdo Cattaneo. A trovare le esche avvelenate è stata una pattuglia della polizia provinciale durante un sopralluogo in una zona assiduamente frequentata da cercatori di tartufi, dove già in passato erano stati rinvenuti bocconi avvelenati.

Perlustrando la zona, i marescialli maggiori Gilberto Cucculelli, Simone Chiaraluce e Marco Cassetta hanno notato la presenza di quattro porzioni di carne abbandonate lungo un sentiero che conduce all’interno di una tartufaia. La presenza di granuli di colore celeste all’interno dei bocconi ha indotto gli agenti a pensare alla presenza di lumachicidi a base di metaldeide, sostanza che ha forti controindicazioni per l’inquinamento, particolarmente nociva per la fauna. A confermarne la presenza le analisi condotte dall’Istituto zooprofilattico sperimentale dell’Umbria e delle Marche.

Una volta individuate, infatti, le esche sono state raccolte con adeguate modalità e inserite all’interno di un sacco di plastica per poi essere analizzate. Contemporaneamente è stato allertato il comando della polizia municipale di Gualdo Cattaneo e, in attesa del referto del laboratorio analisi, perimetrata l’area con apposita cartellonistica. Area che, dopo i risultati delle analisi, è stata bonificata con la massima cura e attenzione.

“Quella dei bocconi avvelenati – ha commentato la consigliera provinciale delegata, Letizia Michelini – è una pratica inqualificabile, da condannare e contrastare in tutti i modi. L’operazione condotta dalla polizia provinciale va nella direzione indicata dall’amministrazione, che punta alla prevenzione e al controllo in materia ambientale. Un settore che intendiamo valorizzare diventando punto di riferimento – ha concluso – per i Comuni con i quali intendiamo stringere sempre maggiori rapporti di collaborazione”.

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