Dopo la visita dello scorso mese di aprile a Foligno, mercoledì 3 luglio si è tornato a parlare della scuola media “Carducci” con il commissario straordinario alla ricostruzione, Piero Farabollini. L’occasione è stata il vertice che si è tenuto a Rieti e al quale ha preso parte anche il neo assessore ai lavori pubblici nonché vicesindaco della città della Quintana, Riccardo Meloni.
Nel corso dell’incontro si è fatto il punto della situazione: il cantiere che si sarebbe dovuto chiudere entro il 30 giugno scorso è ancora aperto, ma l’attenzione delle istituzioni rimane alta. Anche perché l’imperativo resta quello di tagliare il nastro del nuovo istituto di via dei Molini in concomitanza con l’avvio del prossimo anno scolastico. E, quindi, entro il prossimo mese di settembre. Nonostante il rallentamento registrato, infatti, i lavori proseguono a ritmo serrato. Sul cantiere gli occhi attenti della nuova amministrazione, che sta vigilando affinché tutto proceda secondo i piani.
E mentre da un lato si lavora sul piano strutturale, dall’altro è stata espletata la gara per l’acquisto degli arredi che andranno a completare la struttura. Arredi che l’Istituto comprensivo Foligno 2 diretto da Morena Castellani potrà acquistare grazie alla donazione del Banco Bpm – Cassa di risparmio di Lucca Pisa Livorno che nel 2016 aveva messo a disposizione 100mila euro di fondi raccolti tra i clienti e i dipendenti come gesto di solidarietà nei confronti degli studenti e dei docenti della “Carducci”, rimasti senza una sede dopo il sisma del 2016. Contemporaneamente, inoltre, si sta ragionando su un ampliamento dell’offerta formativa in virtù dell’imminente disponibilità di nuovi spazi all’interno dei quali realizzare nuove attività e progetti.
Emergenza conclusa, dunque? Non proprio. Si, perchè se in via dei Molini si guarda fiduciosi a settembre, altrettanto non si fa in via Piermarini, dove si resta in attesa di sapere il tipo di progetto con il quale si andrà a riqualificare l’altro immobile dell’Istituto comprensivo Foligno 2. Per ora di certo si sa solo che a settembre tutte le classi della scuola primaria comune saranno ospitate dalla caserma “Gonzaga”, mentre rimarranno in sede l’infanzia e l’indirizzo “Montessori”. Resta, invece, l’incertezza sui tempi e – come detto – sui lavori che si andranno a fare nella parte storica, quella cioè compromessa dal sisma di tre anni fa.