Un documento di sette pagine all’interno del quale vengono esplicitati i requisiti di legge, strutturali e gestionali, ma anche gli aspetti organizzativi e funzionali che ogni struttura ricettiva extralberghiera dovrebbe avere. Che si tratti di un B&B o di un affittacamere, di una Country house o di una case vacanza esistono degli standard che per l’associazione “Nel Cuore verde dell’Umbria” vanno assolutamente rispettati. Per due ordini di motivi: in primis, per garantire ai turisti un’alta qualità delle strutture ospitanti; ed al contempo per far emergere l’abusivismo.
Per farlo l’associazione guidata da Francesco Piermarini ha redatto una “Carta della qualità e dell’ospitalità”, che consentirà alle strutture aderenti di fregiarsi di un apposito marchio distintivo a tutela non solo dell’attività ricettiva, ma anche e soprattutto della clientela. Un marchio che verrà concesso solo a chi si atterrà alle linee guida inserite all’interno del documento presentato ufficialmente lo scorso sabato a palazzo Trinci, a Foligno, alla presenza – tra gli altri – di rappresentanti delle amministrazioni di nove Comuni della Valle Umbra, a cominciare da quelli di Foligno, il sindaco Stefano Zuccarini e l’assessore al turismo, Michela Giuliani. Con loro anche il neo assessore regionale allo sviluppo economico, Michele Fioroni.
Linee guida che danno input su come vanno strutturati eventuali spazi esterni ma anche quelli interni, con riferimento in questo caso alle camere da letto ed ai bagni; sulla pulizia dei locali e sulla somministrazione degli alimenti; sull’accoglienza, sulla copertura assicurativa e sui prezzi. Ed ancora sul monitoraggio della soddisfazione degli ospiti, sulla promozione e sulla formazione di chi gestisce strutture extralberghiere.
Insomma, un vero e proprio vademecum per far sì che tutto funzioni al meglio. “Con questa carta – commenta Francesco Piermarini – vogliamo ‘marchiare’ quelle strutture che decidono di far parte di un certo percorso di qualità ed ospitalità. La presentazione di questo documento – ha proseguito – è stata però anche l’occasione per confrontarsi con diversi soggetti, a cominciare dalle istituzioni. È stata una giornata importante per il settore extralberghiero, che ha segnato un punto di ripartenza per il comparto”.
Comparto che vede nel turismo una carta vincente per l’economia di tutto il territorio. “Perché l’obiettivo venga centrato – ha sottolineato però Piermarini – servono delle politiche ad hoc, una programmazione a lungo termine e campagne promozionali efficiaci, sia a livello regionale che locale. La Valle Umbra – ha ribadito – deve essere coinvolta in politiche regionali e non messa da parte come accaduto in passato. Sul locale noto un’amministrazione comunale operativa, ma il cammino da fare è ancora lungo. Servono politiche più attente con agevolazioni ed incentivi che aiutino il comparto e non che lo penalizzino. L’auspicio – ha quindi concluso – è che venga costituito un tavolo di lavoro che veda presenti le associazioni di categoria, il Comune e la Regione chiamati a ragionare sui problemi e ad individuare le soluzioni”.