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Liliana Segre è cittadina onoraria di Bevagna. Il sindaco: “Ascoltarla ci rende migliori”

Pubblicato il 28 Gennaio 2020 16:20 - Modificato il 5 Settembre 2023 14:09

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È nel ricordo della shoah che lunedì 27 gennaio si sono svolti i lavori del primo consiglio comunale di Bevagna del 2020. Una data scelta appositamente dall’amministrazione guidata dal sindaco Annarita Falsacappa e segnata indelebilmente dal conferimento della cittadinanza onoraria alla senatrice Liliana Segre.

Una decisione “ispirata, come altri Comuni in Italia e in Umbria – ha spiegato il primo cittadino – ai valori e agli obiettivi della Costituzione, promuovendo i principi della pace, della libertà e della democrazia”, che ha preso le parti dai “valori di giustizia e di pace tra gli esseri umani” che la senatrice Segre incarna. E che si è concretizzata in virtù “dell’alto valore civile e culturale della sua testimonianza e del suo impegno nella lotta ad ogni forma di discriminazione, portata avanti con fermezza e pacatezza nei modi e nelle parole, riconoscendo nella sua storia personale un esempio tangibile del sentimento antirazzista dello Stato italiano”. Queste le motivazioni allegate al conferimento della massima onorificenza (votata all’unanimità dal Consiglio comunale), che verrà ora recapitato a Liliana Segre, impossibilita a prendere parte alla cerimonia.

Liliana Segre, 90 anni, è uno dei 25 sopravvissuti dei 766 bambini italiani di età inferiore ai 14 anni deportati nel campo di concentramento di Auschwitz. Vittima delle leggi razziali già ad 8 anni, all’età di 13 anni – era il 30 gennaio del 1944 – fece il suo ingresso ad Auschwitz, lì dove morì il padre e vennero uccisi i nonni paterni. Lì dove rimase fino alla liberazione il primo maggio del 1945. Una prigionia lunga 14 mesi, fatta di torture, di fame e di paura per la sola “colpa” di essere ebrea.

“Ascoltare oggi le sue parole – ha detto il sindaco Falsacappa – ci rende cittadini migliori. Questa onorificenza vuole esprimere la nostra vicinanza a chi ha perso la vita nei lager nazisti, ma anche alle numerose persone che ancora oggi si vedono negati i loro diritti e che sono costrette ad abbandonare il proprio Paese, a morire in cerca della democrazia. Abbiamo scelto di celebrare la Giornata della memoria – ha quindi concluso – ricordando all’opinione pubblica che la solidarietà e il sostegno nei confronti delle vittime dell’antisemitismo, la lotta contro il razzismo e la xenofobia devono essere la guida di ogni amministrazione, perché la tolleranza e il rispetto per la dignità altrui costituisca le fondamenta di ogni società democratica e pluralista”.

A concludere la giornata lo spettacolo serale “Tempi diritti” al teatro “Torti”. Mentre questa mattina, martedì 28 gennaio, è stata inaugurata la mostra documentaria curata dall’Anpi sugli ultimi mesi di Anna Frank, ospitata nei locali della scuola secondaria di primo grado. Fino al 31 gennaio, infine, proseguiranno le iniziative dedicate alla Giornata della memoria da Sistema Museo.

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