16.3 C
Foligno
giovedì, Settembre 18, 2025
HomeAttualitàFoligno, il vescovo affida la comunità alla Madonna del Pianto: “In te...

Foligno, il vescovo affida la comunità alla Madonna del Pianto: “In te cerchiamo rifugio”

Pubblicato il 15 Marzo 2020 15:13 - Modificato il 5 Settembre 2023 13:59

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Bevagna ospita il Campionato italiano individuale di tiro con l’arco

Immersi nel verde del Camping Pian di Boccio, circa 280 arcieri si sfideranno per il titolo tricolore. L'edizione organizzata dagli Arcatores de Mevania sarà all'insegna della sostenibilità ambientale

A Foligno un weekend all’insegna del vintage e dello sport

Tutto pronto per "Carousel" e "La Francescana", i due festival in programma dal 19 al 21 settembre che tra abiti, biciclette e musica d’epoca trasformeranno la città in una macchina del tempo. Ad aprire gli eventi della ciclostorica un incontro dedicato a Gino Bartali

Quintana, inizia a muoversi il mercato cavalieri

Archiviata la Rivincita 2025, iniziano a rincorrersi le voci sui primi cambi di sella in vista del prossimo anno: due i rioni che sarebbero già al lavoro per nuovi ingaggi

Non solo messe via web per avvicinare i fedeli nella preghiera e farli sentire meno soli d’innanzi all’incertezza generata dall’emergenza Coronavirus, ma anche una preghiera speciale. Una preghiera che parla alla Madonna del Pianto. È quella scritta dal vescovo di Foligno, monsignor Gualtiero Sigismondi, per affidare alla Vergine la sua comunità. “Sotto la tua protezione – scrive infatti sua eccellenza – cerchiamo rifugio”. Sì, perchè come spiegato da monsignor Sigismondi il pericolo, la precarietà e l’isolamento che tutti noi stiamo sperimentando in questi difficili giorni “mette a dura prova il nostro animo”. Ma per il vescovo folignate i tanti “no” che i decreti firmati dal premier Conte hanno imposto all’intero Paese “sottintendono il si al bene comune”. Ecco allora che il tanto ribadito #iorestoacasa, che da giorni popola i social, unica piazza rimasta gremita, si traduce anche in un’occasione per prendersi cura, ciascuno, della propria vita interiore e della propria famiglia. “Uno stile di vita più sobrio”, questo l’invito di monsignor Sigismondi nel vivere questa quarantena, che tra i suoi divieti ha anche imposto quello della “stretta di mano”. “Una dolorosa rinuncia, di una necessaria astinenza – così la apostrofa il vescovo folignate -, che ci può aiutare a riconoscere che l’uomo non è chiamato ad alzare muri”. Prendono così il via le accorate parole di questa preghiera alla Madonna del Pianto, a cui monsignor Sigismondi affida le lacrime procurate dal Coronavirus, ma anche quelle di chi ha perso i propri cari e di chi giorno e notte è in prima fila per combattere da dentro le corsie degli ospedali questa pandemia. Una preghiera che guidi chi governa e che confida le preoccupazioni di chi ha paura di perdere la propria casa, il proprio lavoro. Una preghiera che, nonostante i divieti, vuole prendere per mano i fedeli e accompagnarli lungo un percorso sì doloroso ma altrettanto necessario, perchè Foligno, l’Umbria e l’Italia tutta si rialzino più forti di prima.

Il link al video:

Il testo della Preghiera alla Madonna del Pianto

Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, Vergine Maria del Pianto: distilla le nostre lacrime nella “fornace ardente” del Cuore del Figlio tuo.

Ti consegniamo le lacrime procurate dal flagello del coronavirus: veglia sull’incolumità delle nostre famiglie e fa’ che la presente trepidazione si trasformi in gioioso ringraziamento. 

Ti presentiamo le lacrime che “grondano notte e giorno, senza cessare”, dagli occhi di chi ha perso una persona cara: ispira loro il silenzio, pieno di attesa, del Sabato santo.

Ti preghiamo per chi, carico di anni, è visitato dal pianto della solitudine e dell’abbandono: fa’ che il loro cuore desolato sia rianimato da intrepidi operatori di misericordia.

Ti mostriamo le lacrime miste a sudore dei medici e di tutti gli operatori sanitari: lenisci la loro fatica, mirabile segno di una carità concreta, generosa e senza limiti di tempo.

Ti chiediamo di assistere con la tua sapienza coloro che governano la comunità civile: apri i loro occhi, perché cercando il bene comune non trascurino le lacrime dei poveri.

Ti confidiamo la preoccupazione per le pesanti conseguenze economiche dell’attuale emergenza sanitaria: fa’ che a nessuno manchi il pane, la casa e il lavoro.

Ti supplichiamo per chi, in lacrime, è costretto a lasciare la propria terra assediata dalla guerra e stremata dalla fame: aiutaci a non distogliere lo sguardo dal popolo siriano.

Ti affidiamo chi sperimenta che senza l’Eucaristia non è possibile vivere: lubrifica i loro occhi con il “collirio” della Parola e la contemplazione dei misteri del Rosario.

Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, Consolatrice degli afflitti: a te il Figlio tuo ha riservato i diritti d’Autore sulle nostre lacrime.

+ Gualtiero Sigismondi

Articoli correlati