Sono tante le iniziative che si susseguono in questi giorni per combattere l’isolamento a cui i cittadini di tutta Italia sono costretti dal Coronavirus. A cominciare da quelle lanciate dai personaggi del mondo dello spettacolo che invitano a condividere cultura pur rimanendo dentro casa o agli appuntamenti sui balconi dati a determinate ore della giornata in cui ci si ritrova a cantare tutti insieme canzoni che hanno fatto la storia del nostro Paese, come l’Inno di Mameli.
Iniziative che stanno vedendo anche l’Umbria in prima fila. È così che anche da Bevagna è partita una grande mobilitazione social nel nome della cultura e del popolo italiano. Famosa per il Mercato delle Gaite, proprio in queste settimane Bevagna avrebbe dovuto dare il via a tutta la fase di preparazione della manifestazione dedicata agli antichi mestieri medievali, ma il Covid-19 ha fermato tutto anche nel piccolo borgo umbro. Il clima di incertezza generato dal virus, però, non ha scoraggiato i tanti ragazzi delle Gaite e la voglia di stare insieme, anche se virtualmente, è stato il loro punto di forza. È così che è nato “Decameron 2.0”, l’idea cioè di raccontare un passato – quello narrato da Boccaccio appunto – che oggi più che mai è reale. Scopo dell’iniziativa è, infatti, quello di rileggere e pubblicare online le novelle scritte da Boccaccio. Un’iniziativa che ha visto mobilitarsi più di cento tra lettori, artigiani, scenografi, professori universitari, musicisti, attori, poeti e bambini, ciascuno dei quali avrà il compito di interpretare con il proprio stile una delle cento novelle del Decameron, diffondendo cultura e aiutandosi gli uni con gli altri a sostenersi a distanza in questo momento di difficoltà.
Per godersi la piacevole lettura delle novelle di Boccaccio basterà dunque collegarsi alle varie piattaforme web, tra cui Facebook, Instagram e YouTube dove, a partire da sabato 14 marzo e per i dieci giorni successivi, si susseguiranno le cento novelle, con una pubblicazione ogni ora. I primi ad essser stati chiamati a raccolta i responsabili delle organizzazione storiche dell’Umbria, perchè come recitano gli hashtag coniati al riguardo #lefestedellUmbrianonsifermano’’, ma anche ‘’#rievocatoridellaquarantena’’ come incitamento a tornare più forti di prima. Tra i tanti ad aderire anche gli storici Franco Cardini e Gabriella Piccinni ma anche personaggi dello spettacolo come il “prestigiattore” Andrea Paris.