Salta l’anteprima di Segni Barocchi in programma a Foligno il 4 giugno prossimo. Annullato infatti, a causa dell’emergenza Coronavirus, l’appuntamento con “Commedia, Comedia!”, spettacolo con con Lorenzo Bussotto, Elena Bertuzzi e l’Accademia Strumentale Italiana e diretta dal maestro Alberto Rasi. Ad annunciarlo l’assessore comunale alla cultura, Decio Barili, che ha spiegato come la decisione sia stata presa in accordo con il direttore artistico del Festival, Fabio Ciofini. “Preso atto del rinvio a data da destinarsi della Giostra della Sfida del 13 giugno, considerato il protrarsi della situazione di emergenza e, soprattutto, per tutelare la salute di tutti – ha commentato al riguardo Barili – abbiamo deciso di annullare l’anteprima della 41esima edizione di Segni Barocchi”.
Salta, dunque, quella che l’assessore folignate alla cultura ha apostrofato come “un’anteprima prestigiosa”, preludio di un Festival annunciato come di grande livello. “Un sacrificio che dobbiamo fare – ha quindi concluso Decio Barili – ma non ci arrendiamo e continuiamo a lavorare per l’appuntamento di settembre dove, insieme alla Giostra della Quintana, la città potrà vivere di nuovo il grande trionfo della cultura e dell’arte”.
E di decisione sofferta ha parlato anche il neo direttore artistico di Segni Barocchi Festival, Fabio Ciofini. “Una decisione sofferta – ha detto – ma dettata da senso civico e responsabilità”. L’appuntamento con la 41esima edizione del Festival, dunque, è ora per settembre, quando Segni Barocchi prenderà il via con “un programma – annuncia Fabio Ciofini – degno di un festival nazionale, punto di riferimento per la musica, la danza e la prosa barocca”.
Il festival – lo ricordiamo – si avvale delle collaborazioni con l’Istituto superiore di studi musicali “Briccialdi” di Terni, con la coreografa Bruna Gondoni, con la Sagra musicale umbra, gli Amici della musica di Foligno e la Fondazione Brunello e Federica Cucinelli. A settembre saranno a Foligno artisti come il clavicembalista Rinaldo Alessandrini, Vittorio e Lorenzo Ghielmi ed il soprano Roberta Invernizzi.