27.2 C
Foligno
lunedì, Settembre 15, 2025
HomeCronacaIn Umbria arriva la “plasmaterapia”: dalla prossima settimana la selezione dei donatori

In Umbria arriva la “plasmaterapia”: dalla prossima settimana la selezione dei donatori

Pubblicato il 8 Maggio 2020 15:55 - Modificato il 5 Settembre 2023 13:47

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Strutture ricettive, scoperti ricavi in nero per oltre 880mila euro

Ventinove le attività controllate dalle fiamme gialle nella provincia di Perugia, di queste 24 sono risultate non in regola. A Campello sul Clitunno scovato un immobile utilizzato per attività extralberghiere in forma non imprenditoriale

Dalla nascita di Bianca alla doppietta di Foligno e Ascoli, Innocenzi: “Anno da incorniciare”

Il 43enne è uscito dal Campo de li Giochi indossando un cappotto, a sottolineare la vittoria schiacciante ma anche il lavoro che c’è dietro il suo tredicesimo alloro. Dodici mesi indimenticabili anche per il Cassero, Serafini: “Sarà dura fare meglio”

Foligno Calcio, l’analisi di mister Manni dopo la sconfitta contro il Grosseto

I Falchetti non sono riusciti ad imporsi allo "Zecchini", dovendosi arrendere alla rete di Benedetti arrivata all'inizio del secondo tempo. Il tecnico biancazzurro: "A fare la differenza una giocata individuale. Ora a lavoro per confermare la nostra identità”

Prenderà il via a stretto giro in Umbria la “plasmaterapia”, sperimentazione volta a verificare l’efficacia della terapia con plasma da donatori convalescenti Covid-19 su pazienti affetti dalla stessa patologia con polmonite acuta. L’ok è arrivato nella giornata di giovedì 7 maggio con l’approvazione da parte del Comitato etico regionale del cosiddetto protocollo “Tsunami”. 

“Si tratta di una sperimentazione – ha spiegato Mauro Marchesi, direttore del Servizio immunotrasfusionale dell’Azienda ospedaliera di Perugia – che vede in prima linea a livello nazionale ed internazionale proprio la sanità umbra, ed in particolare il Centro di malattie infettive ed il Centro regionale sangue del Santa Maria della misericordia, che hanno aderito al protocollo multicentrico promosso dall’Azienda ospedaliero-universitaria di Pisa”. Già a partire dalla prossima settimana, dunque, “all’arrivo del macchinario Intercept per la ‘inattivazione virale’, indispensabile per la realizzazione della sperimentazione, si avvierà – secondo quanto anticipato dal dottor Marchesi – la selezione dei pazienti volontari per la donazione del plasma”.

La notizia è stata data in occasione della videoconferenza che si è tenuta nella mattina di venerdì 8 maggio da palazzo Donini alla presenza dell’assessore regionale alla sanità, Luca Coletto, e del direttore regionale della sanità, Claudio Dario. “Il positivo andamento in Umbria dei dati riguardanti l’emergenza Covid-19 – ha spiegato Coletto – ci fa guardare al futuro con maggior fiducia. Lo strettissimo sistema di monitoraggio territoriale attivato – ha quindi proseguito – è in grado di metterci nelle condizioni di intervenire immediatamente, e con efficacia, nel caso in cui venissero individuati eventuali ‘focolai’”. Secondo l’assessore Coletto, proprio a fronte di questi buoni dati, “l’Umbria potrebbe anticipare alcune riaperture, pur mantenendo sempre alta la soglia di rispetto delle norme anti contagio”.

“Per questo – ha detto – continueremo a chiedere che il Governo accolga le richieste in tal senso formalizzate dalla presidente della Regione, Donatella Tesei, alla Conferenza Stato-Regioni”. Intanto è prevista nel giro di poco l’ordinanza con cui la presidente Donatella Tesei renderà obbligatoria, da parte dei cittadini che faranno o hanno già fatto ingresso nel territorio umbro, la comunicazione dei loro dati (nome, cognome, indirizzo e recapito telefonico) alle strutture di prevenzione delle Aziende sanitarie. A prendere la parola anche Claudio Dario che ha illustrato nel dettaglio l’andamento epidemiologico che mostra in Umbria una curva dei contagi in forte e continua discesa, ribadendo la necessità di proseguire nella strategia di contenimento della propagazione dell’infezione prodotta dal Covid-19.

Articoli correlati