Test sierologici e misurazione della temperatura corporea nei luoghi di lavoro con avvio immediato. È quanto chiedono Cgil, Cisl e Uil alla luce del protocollo siglato. Vincenzo Sgalla (Cgil), Angelo Manzotti (Cisl) e Claudio Bendini (Uil) hanno infatti accolto positivamente il documento varato da palazzo Donini, sottolineando come sia volto a sanare le criticità sollevate dalle stesse organizzazioni sindacali. Da lunedì 18 maggio, in concomitanza quindi con la maggior parte delle riaperture, le imprese umbre potranno effettuare test sierologici ed il rilevamento della temperatura “seguendo – spiegano i tre sindacalisti – le indicazioni contenute nel protocollo”.
Per le tre organizzazioni sindacali si tratta una novità importante. “Fino ad ora – sottolineano infatti Cgil, Cisl e Uil – questi due punti, concordati da più di un mese con la Regione, sono stati sostanzialmente elusi dalle imprese umbre, salvo rare eccezioni, nelle quali, non a caso, sono subito emersi casi di positivi asintomatici”. Per i sindacati, dunque, ora che ci sono le regole “va fatto un percorso rigoroso in ogni luogo di lavoro”.
Un’azione incisiva di questo tipo, infatti, secondo i sindacati andrebbe a mantenere gli ottimi risultati raggiunti fino ad oggi nel contenimento del virus. Proprio per questo motivo, il documento è gia stato inviato a tutte le Rsu ed ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, invitandoli a sollecitare le rispettive direzioni aziendali a rispettare “rigorosamente” gli impegni sottoscritti dalle parti. “È questo che intendiamo – concludono Cgil, Cisl e Uil – quando insistiamo sul fatto che conta più il come ripartire che il quando. Da parte nostra faremo il massimo per dare concretezza a quanto sottoscritto. Ci aspettiamo e pretendiamo che le nostre controparti facciano altrettanto”.