Quando l’arte riprende vita. Questo il sentimento comune che serpeggiava venerdì mattina tra i fortunati che hanno assistito alla presentazione dell’intervento di restauro di un’antica copia della Madonna di Foligno di Raffaello. Si tratta della “Madonna con il Bambino in gloria con i santi Domenico di Sora, Feliciano vescovo e il beato Pietro Crisci”, dipinta da un anonimo alla fine del XVI secolo o all’inizio del XVII. Per anni la tela era rimasta confinata in un deposito di palazzo Trinci in condizioni tutt’altro che felici tanto da causarne un consistente deterioramento.
Ad interessarsi della preziosa opera d’arte e ad intervenire per impedirne la perdita era stato, alla fine del 2018, il Rotary Club di Foligno. Dopo un lungo iter di analisi, autorizzazione ed affidamento, il restauro della pala d’altare, eseguito dalla Coo.Be.c (Cooperativa Beni Culturali) di Spoleto, è stato dunque completato con il coordinamento dell’area cultura del Comune di Foligno in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria. A fare da cornice alla presentazione la corte di palazzo Trinci, dove sono intervenuti, tra gli altri, il sindaco di Foligno, Stefano Zuccarini, la dirigente dell’area cultura del Comune, Ilenia Filippetti, gli assessori con delega alla cultura, al turismo e alle politiche sociali, rispettivamente Decio Barili, Michela Giuliani e Agostino Cetorelli, la presidente del Rotary Club Foligno, Maria Giovanna Calligari, ed il professor Bruno Bruni della Coo.Be.c.
“Ringrazio, anche a nome della città, il Rotary Club per lo straordinario lavoro, – ha detto il primo cittadino, Stefano Zuccarini – un esempio di preziosa collaborazione tra amministrazioni, che ha permesso la riconsegna di un vero gioiello alla città”. “È stato un percorso difficile – ha spiegato la presidente del Rotary – iniziato sotto il mio predecessore, l’avvocato Ottaviani, e portato avanti grazie al prezioso supporto del professor Sensi”.
Ad illustrare le varie fasi della restaurazione, è stato poi il professor Bruni che ha spiegato come la tela fosse in pessime condizioni. La pellicola pittorica, infatti, aveva perso coesione ed adesione al supporto ed ampie parti di colore erano cadute comportando la perdita di leggibilità della composizione. “L’opera era abbandonata in condizioni non idonee alla conservazione – ha spiegato l’esperto – tanto che anche il supporto della tela era deteriorato. Abbiamo deciso di eseguire la procedura di restauro con materiali organici, occupandoci, tra le altre cose, della foderatura, stiratura, pulitura e stuccatura. È stato così possibile recuperare la gamma cromatica originale”.
La tela, ora visibile in uno spazio comunale in via Gramsci, verrà poi coperta in attesa di essere collocata in una delle sale di palazzo Trinci.
A margine della presentazione dell’opera, che è l’ulteriore testimonianza della fortuna icnografica che ebbe la Madonna di Foligno, l’assessore Decio Barili ha parlato così ai microfoni di Rgunotizie.it: “La madonna di Foligno appartiene a questa comunità ed ha ispirato la mano di moltissimi artisti come quella anonima dell’autore di questa copia. Quella presentata oggi è un’opera di una bellezza e corrispondenza alla proposta raffaellesca straordinarie, – ha proseguito l’assessore con delega alla cultura – e siamo felici di celebrare questo evento. Alla fine di quest’anno – ha poi confidato Barili – allestiremo una mostra nel museo di Palazzo Trinci che ripercorra, attraverso copie o riproduzioni, la storia della Madonna di Foligno. In un periodo così particolare – ha concluso – ci sentiamo di dare a cittadini e visitatori quest’offerta culturale di grande spessore”.
“Siamo felici di aver contribuito – gli ha fatto eco Maria Giovanna Galligari – e intendiamo partecipare all’organizzazione della mostra sui 500 anni di Raffaello promossa dal Comune”.