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Rifiuti, nuovo piano nel 2021. La Regione schiera un comitato di esperti: “Superare i ritardi”

Pubblicato il 29 Luglio 2020 11:48 - Modificato il 5 Settembre 2023 13:30

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Sul fronte della gestione rifiuti, il 2021 porterà con sé un nuovo piano per trasformare l’Umbria in un modello virtuoso. A dirlo sono stati la presidente della Regione, Donatella Tesei, e l’assessore regionale all’Ambiente, Roberto Morroni, in concomitanza con l’inizio dei lavori del Cts chiamato a fornire strumenti e proposte. È stato dunque avviato, il 28 luglio, il percorso che porterà il Cuore verde d’Italia a dotarsi di un nuovo piano di gestione integrata dei rifiuti. Il tutto grazie, come detto, al supporto del Comitato composto da personalità del mondo accademico in collaborazione con l’Università di Perugia, e da dirigenti e tecnici regionali dell’Auri, Arpa e del 3A-Parco tecnologico agroalimentare dell’Umbria. “L’Umbria sconta ritardi nella gestione dei rifiuti che vogliamo superare al più presto – ha detto la presidente della Regione, Tesei – e per questo abbiamo compiuto la scelta qualificante di avvalerci di un Comitato che potrà contare sul fondamentale apporto di docenti universitari, grazie alla proficua collaborazione con l’Università degli studi di Perugia, e di professionisti che, a titolo gratuito, si sono messi a disposizione e a fare squadra nell’interesse dell’Umbria”.“La nostra ambizione – ha aggiunto l’assessore Morroni – è trasformare l’Umbria in un modello di ‘best practice’ a livello nazionale ed europeo, con un Piano capace di delineare una visione di lungo periodo, costruito con solide basi scientifiche e tecniche, tanto è vero – ha continuato – che è stata fatta la scelta innovativa e straordinaria di istituire un Comitato, per l’appunto, di natura sia scientifica che tecnica il quale, peraltro, si confronterà con tutte le realtà rappresentative del settore”. Sì, perché sempre stando alle parole di Morroni, il Cts dovrà ricercare le migliori pratiche e soluzioni inerenti alla gestione del ciclo dei rifiuti. Cinque gli obiettivi ricordati dall’assessore regionale: la chiusura del ciclo dei rifiuti, l’autosufficienza regionale, la tutela della salute, la salvaguardia dell’ambiente e la gestione economica. Il cronoprogramma indicato dalla Giunta regionale individua, appunto, nel 2021, l’avvio dell’iter legislativo e l’adozione del nuovo Piano entro lo stesso anno. Il Comitato pronto a mettersi a lavoro è suddiviso in Comitato scientifico e tecnico. Nel primo figurano Gabriele Cruciani, professore ordinario presso il Dipartimento di Biologia, Chimica e Biotecnologie dell’Università degli Studi di Perugia, Fabrizio Stracci, professore associato presso il Dipartimento di Medicina Sperimentale, Piergiorgio Manicola, professore ordinario presso il Dipartimento di Ingegneria Civile ed Ambientale, Francesco Di Maria, professore associato presso il Dipartimento di Ingegneria. Nel secondo, Stefano Nodessi Proietti, direttore della Direzione regionale Governo del territorio, ambiente e protezione civile, Andrea Monsignori, dirigente ad interim del Servizio Energia, Ambiente, Rifiuti, Michele Cenci, esperto di programmazione e pianificazione in materia di rifiuti, Nicola Casagrande, esperto in impianti di recupero e smaltimento, Maria Ruggiero, esperta in programmi di prevenzione e riduzione dei rifiuti, Paola Casucci, esperta in materia di prevenzione e sanità pubblica, Giuseppe Rossi, direttore AURI, Luca Proietti, direttore generale di ARPA Umbria e Luciano Concezzi del 3A-Parco Tecnologico Agroalimentare dell’Umbria.

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