Accesso solo su prenotazione e termo scanner all’ingresso delle taverne. È quanto deciso in occasione della riunione tecnico-organizzativa che si è tenuta nella serata di martedì 18 agosto a palazzo Candiotti. Vertice che ha visto presenti priori, responsabili delle taverne, il comandante della polizia municipale, Marco Baffa, i tecnici dell’Usl Umbria 2 e del Comune e gli assessori alla cultura ed al turismo, Decio Barili e Michela Giuliani. Nel corso dell’incontro è stata, inoltre, definita la necessità che ciascun rione individui un responsabile alla sicurezza.
Tutte disposizioni, quelle previste, che si andranno quindi ad aggiungere alle normative vigenti per ciò che riguarda il contrasto alla diffusione del Coronavirus. Virus che, com’è noto, sta facendo registrare in questi ultimi giorni un incremento dei contagi. Necessario, dunque, stringere le maglie del controllo e delle regole da rispettare così da permettere lo svolgimento in piena sicurezza dell’attività delle taverne.
Taverne che, lo ricordiamo, torneranno a spalancare le porte tra pochissimi giorni. La data da segnare in agenda è, infatti, quella di giovedì 27 agosto. L’apertura è in programma tutte le sere fino a sabato 12 settembre, alla vigilia cioè della Giostra che si terrà al Campo de li giochi domenica 13 settembre.
Ma, come emerso, nelle scorse ore, gli avventori troveranno aperte solo nove delle dieci taverne della Quintana. Resteranno chiuse per questo 2020 infatti, salvo sorprese dell’ultimo minuto, le porte della taverna del Rione Ammanniti in via Brunetti. La decisione è stata presa negli scorsi giorni dal direttivo guidato dal priore Federico Fiordiponti. I motivi, “salvaguardare soci, rionali ed avventori, tutelando allo stesso tempo – hanno spiegato – anche le attività ristorative della città che, dopo mesi di chiusura totale, stanno vivendo un momento di ‘rinascita’”.
Scelta, questa, che non sembra essere però andata giù agli altri Rioni, colti di sorpresa dalla decisione del priore Fiordiponti e dei suoi.