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Sant’Eraclio e Sterpete, riapertura della scuola a rischio: “Manca il protocollo anti Covid”

Pubblicato il 8 Settembre 2020 12:25 - Modificato il 5 Settembre 2023 13:22

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Due settimane. Tanto è passato dall’appello di genitori e presidente del Consiglio d’istituto di Sant’Eraclio per avere chiarezza sul futuro dell’Istituto comprensivo che interessa anche Sterpete. Settimane e giorni in cui gli interessati hanno chiesto lumi sull’arrivo del nuovo dirigente scolastico, Laura Carmen Paladino. Richieste di chiarezza motivate dal fatto che la professoressa, nella sua precedente esperienza a Perugia, era stata spesso assente. Assenze che anche in quel caso avevano agitato alunni e genitori, soprattutto perché si erano manifestate delle difficoltà nell’organizzare la didattica a distanza nel periodo del lockdown. Dal primo di settembre la dirigente è entrata in servizio a Sant’Eraclio-Sterpete, ma in vista dell’apertura della scuola (prevista per il prossimo 14 settembre) permangono delle difficoltà. “Lunedì prossimo centinaia di bambini e ragazzi potrebbero restare a casa – denuncia il presidente del Consiglio d’istituto, Massimo Badiali -. Niente ritorno sui banchi per loro perché la Scuola tuttora non ha adottato i provvedimenti relativi al protocollo anti Covid”. Come spiegato dallo stesso presidente, il problema deriva proprio dall’“assenza della neo nominata dirigente scolastica” che ha portato, ad oggi, a non avere “le condizioni essenziali per poter garantire l’apertura dell’anno scolastico”. Sul tavolo ci sono infatti gli atti propedeutici elaborati dalla precedente dirigente scolastica, ma mancano tutti i provvedimenti di sicurezza e organizzativi necessari e derivanti dagli atti formali che sono in capo all’attuale preside. “Inoltre – sottolinea ancora Badiali – poiché non si è tenuta la riunione del Collegio dei docenti, non è stato designato nemmeno il vicario del dirigente. Dunque al momento nessuno può prendere in mano la situazione, a meno di una settimana dalla riapertura”. Le famiglie attualmente sono disorientate e non sanno cosa dovranno fare lunedì. Non si conoscono orari, né modalità d’accesso e di svolgimento delle lezioni. Stesso discorso anche per quanto riguarda l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale da acquistare. Preoccupazione anche tra i docenti, ai quali non sono ancora state assegnate le classi. Negli scorsi giorni era stata avviata anche una raccolta firme ed erano state interessate anche le istituzioni regionali, comunali e la dirigente dell’Usr, Antonella Iunti. “Finora purtroppo – commentano laconicamente da Sant’Eraclio – non c’è stato nessun riscontro”. Il rischio è anche che in tanti, vista la drammatica situazione, decidano di spostare gli allievi in altri Istituti, depauperando una realtà scolastica che è stata finora uno dei fiori all’occhiello per le comunità di Sterpete e Sant’Eraclio. “Il Consiglio d’Istituto, insieme ai rappresentanti di classe e alle famiglie – si legge quindi in una nota – sta valutando la possibilità di mettere in atto azioni di protesta clamorose per chiedere alle Istituzioni scolastiche, centrali e regionali, che, oltre i diritti dei lavoratori, venga tutelato il diritto allo studio sancito dalla Costituzione della Repubblica”.

Fabio Luccioli
Fabio Luccioli
Direttore di Radio Gente Umbra e Gazzetta di Foligno

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