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Sanità, Barbetti (Pd): “Burocrazia costringe a casa medici che vogliono lavorare”

Pubblicato il 13 Novembre 2020 14:53 - Modificato il 5 Settembre 2023 13:07

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Medici esonerati per motivi personali dai reparti Covid che, pur chiedendo un ricollocamento in quelli ordinari, sono costretti a casa dalla burocrazia. Questo il caso denunciato dalla consigliera comunale di Foligno, Rita Barbetti, che, attraverso una lettera aperta, chiede a chi di dovere una soluzione. “Da consigliere di minoranza, ma soprattutto da cittadina, – scrive Barbetti – sento il dovere di far conoscere una vicenda paradossale in una fase di così grave emergenza sanitaria, in cui – continua la Dem – c’è bisogno davvero di tutti, ma soprattutto di persone altamente qualificate”.

Sì, perchè stando a quanto riferito dalla consigliera ci sono medici dell’ospedale di Spoleto esonerati per motivi personali dall’operare in reparti Covid, costretti a consumare ferie o congedi perché non ricollocati in altre strutture. Come, ad esempio, la Medicina Covid free dell’ospedale di Foligno, “per altro – sottolinea Rita Barbetti – in dichiarata difficoltà per carenza di personale medico”. È sempre la consigliera a spiegare come questo accada nonostante gli stessi medici abbiano dato totale disponibilità ad effettuare tutti i turni, festivi e notti compresi.

“Medici di grande professionalità costretti a casa, a non fare nulla, in un momento in cui si ricorre per necessità a medici in pensione – scrive ancora Barbetti -, addirittura a veterinari, e tutto per qualche cavillo burocratico”. L’esponente, che in sala consiliare di palazzo Orfini Podestà siede tra le fila del Pd, bolla il caso come “scandaloso” ed auspica “una rapida soluzione di una vicenda che ha dell’incredibile”. “Anche perché – conclude Barbetti – la burocrazia non può e non deve paralizzare una società civile”.

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