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Stop agli spostamenti natalizi tra comuni: possibile dietrofront del governo

Pubblicato il 11 Dicembre 2020 16:30 - Modificato il 5 Settembre 2023 13:01

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Sul divieto di spostamento tra comuni per Natale, Santo Stefano e Capodanno, il governo sembra ci stia ripensando. L’ipotesi di un possibile dietrofront di palazzo Chigi, infatti, sta circolando da alcune ore anche sulle testate nazionali. Una questione rispetto cui si è espresso il premier Giuseppe Conte al termine dei lavori del Consiglio europeo a Bruxelles. A margine della conferenza stampa, infatti, il presidente del Consiglio ha, di fatto, aperto alle deroghe. “Chi vive in grandi città e ha congiunti prossimi – ha spiegato Conte – ha la possibilità di muoversi. Chi, invece, risiede in paesini più piccoli – ha aggiunto -, può avere qualche difficoltà. Se dunque il Parlamento, assumendosi ogni responsabilità – ha concluso il premier -, vuole introdurre eccezioni sui comuni più piccoli, in un raggio chilometrico contenuto, sarà questo oggetto di discussione”.

Della questione, negli scorsi giorni, aveva parlato anche il presidente dell’assemblea legislativa umbra, Marco Squarta. Lo stesso che ha presentato una mozione per rimuovere i provvedimenti, “ambigui e incoerenti” secondo lui, adottati dal governo. “Non sono d’accordo che sia consentito agli abitanti di Roma, Milano o Napoli di circolare liberamente nel territorio comunale il 25 e 26 dicembre e il 1° gennaio – ha sottolineato Squarta – impedendo, allo stesso tempo, la mobilità ai residenti nei piccoli comuni dell’Umbria che, paradossalmente, vivono a distanze ben inferiori”.

In attesa di decisioni formali, Conte ha comunque ribadito l’importanza di procedere con grande cautela qualunque sia la direzione che si prenderà. Sì, perché la partita della pandemia è ancora aperta e la cosa fondamentale, con o senza eventuali allentamenti delle restrizioni, è scongiurare il rischio di una terza ondata. Qui i timori soprattutto dei ministri Roberto Speranza e Francesco Boccia che, dal canto loro, vorrebbero evitare che la deroga agli spostamenti natalizi si trasformi in un via libero generalizzato. Gli stessi che, come riportato anche dal Corriere della Sera, insistono sulla necessità di “non sprecare quanto fatto finora e non rischiare che le prossime settimane ci riportino a quanto accaduto in estate con l’impennata dei contagi”.

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