Da oggi, 15 dicembre, prende il via la seconda parte del progetto “Humbria2O – La Cultura non si ferma”. E lo fa, sempre sotto il segno dell’acqua, sfoggiando uno storytelling digitale, con un nuovo portale web, una sezione didattica con 260 approfondimenti, 14 video ed un game ideato dal gamification designer e producer Fabio Viola. Una rinnovata offerta culturale preceduta dal successo degli appuntamenti di trekking e dalle visite guidate organizzati, tra fine estate ed inizio autunno, dalla rete di musei e realtà aderenti al progetto. Ora, visti i tempi che corrono, la scoperta del territorio umbro e della sua storia continua sul portare web di Humbria2O. Il tutto attraverso, come detto, 14 video, uno per ogni museo, realizzati dal regista Massimo Manini e scaricabili gratuitamente. A questi se ne aggiunge un altro di presentazione del progetto sempre dedicato “all’acqua della cultura che – come spiegato dall’autore – ci mette in movimento e ci porta alla ricerca di nuove inesauribili fonti”. Ma nel disegno culturale di Humbria2O, la conoscenza dei musei e dei territori è affiancata anche al gaming. Da qui, “Humbria in Gioco. Dei ed Eroi”: ventidue carte digitali di divinità o eroi della storia e tradizione locale che diventano visibili solo rispondendo a domande o recandosi nei luoghi descritti. In sostanza, la carta d’identità elettronica del progetto, la base dalla quale ogni utente potrà partire per un viaggio digitale nella regione. Il gioco porta la firma di Fabio Viola, insignito del premio “Lezioni di Design” nell’ambito del FuoriSalone di Milano nel 2018. Ultima, ma non per importanza, la sezione di didattica a distanza per docenti e studenti con circa 20 lezioni in diretta per museo. Le visite online con materiale didattico a supporto, sono accessibili su prenotazione in modalità webinar con tempi contingentati e sezioni dedicate all’interazione.
Il progetto “Humbria2O – La Cultura non si ferma”, ricordiamo infine, è realizzato con il contributo della Regione Umbria e ha visto l’adesione di otto comuni, ovvero Foligno, Assisi, Valtopina, Todi, Baschi, Montecchio, Alviano, Avigliano Umbro, con il supporto di Acquasparta. Con loro 14 musei in un’inedita rete collaborativa tra istituzioni pubbliche e soggetti privati (Associazione Acqua, CoopCulture, CooperativaLympha, Surgente Cooperativa di Comunità e il supporto della ProLoco di Valtopina). Obiettivo comune, ripartire e rilanciare i luoghi della cultura colpiti dall’emergenza sanitaria all’insegna dell’acqua, che da sempre è elemento che lega storia e quotidianità dei territori interessati.