Vietato qualsiasi tipo di utilizzo di alcuni pozzi nell’area di Sterpete, per la troppa presenza nelle acque di cromo esavalente. A mettere tutto nero su bianco, con specifica ordinanza, il sindaco di Foligno, Stefano Zuccarini. L’allarme è scattato in seguito a delle verifiche sul campo condotte da Arpa Umbria. La stessa che ha documentato il superamento della concentrazione soglia di contaminazione (csc) nelle acque di falda in alcuni pozzi che si trovano, appunto, nella frazione folignate. A tutela, dunque, della salute pubblica e dell’ambiente, ecco che è scattato il provvedimento.
Nel documento in uscita da palazzo Orfini Podestà si legge che il punto dove è stata rilevata la problematica è ricompreso all’interno del perimetro definito da un’altra ordinanza del 2012. La stessa, ad oggi ancora valida ed efficace, emessa a causa del superamento del valore critico per solventi organoclorurati. Di fatto, su richiesta del Comune di Foligno, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente ha effettuato una serie di analisi di approfondimento su un’area più estesa di quella originariamente indagata. L’obiettivo, si legge nell’ordinanza firmata da Zuccarini, è quello di delimitare con maggiore accuratezza l’estensione del superamento della concentrazione soglia di contaminazione per il cromo esavalente.
Anche perché, come riportato nel documento, occorre definire misure finalizzate a scongiurare due possibili scenari. Il primo, l’introduzione della sostanza nella catena alimentare umana, ed il secondo, il trasferimento dell’inquinante dalle acque di falda al suolo. E mentre ad essere esclusi dal divieto sono solo i pozzi funzionali alle attività di bonifica, attualmente in corso, Arpa e Usl Umbria 2 verificheranno la correttezza della perimetrazione individuata. Questo anche in relazione ai risultati delle ulteriori indagini che verranno effettuate nell’ambito del procedimento di bonifica.