Cinque pazienti in più in terapia intensiva ed altri due ricoveri ordinari per l’Umbria del Covid-19. A delineare il quadro dell’andamento epidemiologico nel Cuore verde d’Italia è come sempre la dashboard elaborata dalla Regione ed aggiornata alla mattinata di martedì 12 gennaio.
Dashboard che, come detto, vede salire a 56 il numero dei posti letti occupati nelle terapie intensive degli ospedali umbri: 23 al Santa Maria di Terni, 12 al Santa Maria della Misericordia di Perugia, 10 al San Matteo degli Infermi di Spoleto, 6 a Città di Castello e 5 al San Giovanni Battista di Foligno. Due in più, invece, i ricoveri ordinari per un totale di 325, di cui 79 a Terni, 69 a Perugia, 55 a Spoleto, 48 a Città di Castello, 25 a Foligno, 23 a Pantalla e 11 all’ospedale da campo dell’Esercito. Altri otto, poi, i decessi. Due le vittime registrate a Perugia e Terni ed una a Città di Castello, Gualdo Tadino, Panicale e San Gemini. Le morti di soggetti risultati positivi al Coronavirus, dunque, raggiungono quota 672.
Di nuovi contagi se ne contano 205 a fronte di 3.946 tamponi processati con il tasso di positività che si attesta al 5,19. Guardando ai dati fatti registrare dai singoli comuni umbri, sono 60 i nuovi casi individuati a Perugia, 13 a Terni. Per Foligno solo un positivo in più, così come per Spoleto, Bevagna e Cannara. Ritorno del virus a Monteleone d’Orvieto e Preci mentre Alviano e Lugnano in Teverina diventano “Covid free”. Tornando alla città della Quintana, i casi sono al momento 197: 183 i folignati in isolamento e 14 quelli ricoverati, di cui 3 in terapia intensiva.
Attualmente i positivi su tutto il territorio regionale sono 4.348, ossia 76 in più del precedente bollettino, mentre i guariti tra lunedì e martedì risultano 121 per un totale di 26.140. I casi da inizio emergenza invece sono 31.160. Settantacinque le persone sottoposte ad isolamento in 24 ore, in tutto 5.725. Nello stesso arco temporale sono usciti, invece, dall’isolamento 92 soggetti per un numero complessivo di 113.966. I tamponi processati dall’inizio della pandemia hanno invece toccato quota 533.099.