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Finto sms della banca, nel folignate diversi i conti correnti svuotati

Pubblicato il 16 Gennaio 2021 08:37 - Modificato il 5 Settembre 2023 12:54

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Un finto messaggio dalla banca che invita l’utente a cliccare su un link. Così è partita la truffa ai danni di due cittadini del comprensorio folignate a cui sono stati rubati 4mila e seicento euro. Rgunotizie.it ha raccolto le loro testimonianze. Nel primo caso, ci ha raccontato la vittima, tutto è partito da un sms ricevuto che, per “ragioni di sicurezza”, invitava a cliccare su un link. Una volta fatto, l’utente è stato rimandato ad una pagina web. Lì, come da richiesta, l’inserimento delle generalità, numero di telefono compreso. Poco dopo la chiamata dei truffatori che, con tanto di numero verde ed intestazione del gruppo, si sono spacciati per funzionari. “Mi avvertivano del pericolo rispetto ad un tentativo di accesso non autorizzato – spiega il malcapitato – e della necessità quindi di fare un nuovo accesso con tanto di codice titolare e pin per risolvere il problema”. Vedendo il numero verde, la vittima si è fidata ed ha accontentato le richieste del truffatore dall’altra parte della cornetta. Solo con l’intervento del vero direttore della banca che, notando alcune transazioni strane, ha contattato il cliente, la vittima è venuta a conoscenza della trappola. Nel giro di poche ore i truffatori sono riusciti ad intascarsi duemila euro. “Ho subito sporto denuncia – conclude la persona raggirata – recuperando finora metà della somma persa, con le forze dell’ordine che hanno prontamente avviato le indagini”.

In corso anche quelle per individuare i responsabili di un altro raggiro, analogo per tecnica, costato 2mila e seicento euro ad un altro cliente dello stesso gruppo bancario. Anche in questo caso a propiziare il colpo è stato un finto messaggio dalla banca che avvertiva l’utente circa il blocco della sua carta. Da lì, l’indicazione di cliccare su specifico link e la successiva richiesta di alcuni dati, tra cui il codice titolare. “Un paio di giorni dopo ho ricevuto una chiamata dalla banca – spiega la vittima -, ovviamente erano i truffatori che, con grande serietà e riuscendo ad usare un ingannevole numero verde, mi hanno persuaso a cambiare il pin della carta”. Nello spazio di un’ora l’app bancaria di quest’altra vittima registrava due importanti prelievi, uno da seicento ed un altro da duemila euro. Il malcapitato si è accorto, tramite alcune notifiche, che poco dopo stavano avvenendo dei prelievi dal proprio conto ed ha così deciso di bloccare tutto. Nelle stesse ore anche la partner dell’uomo ha subìto un simile tentativo di truffa. “Questa volta, forti della lezione – conclude -, non ci siamo lasciati ingannare”. Storie simili, stessa volontà di mettere in allerta la comunità.

Sì, perché i tentativi di “sms phishing” (questo il nome della truffa) sono trappole frequenti e pericolose messe a punto da veri professionisti, tutt’altro che disorganizzati. Lo stesso gruppo bancario di cui prima, ovviamente estraneo ai fatti come altre realtà a cui è stato “preso in prestito il nome”, ha riservato anche uno spazio sul proprio portale con informazioni utili per proteggersi. Un vademecum che raccomanda di non cliccare mai sul link nel messaggio, avvisare immediatamente la banca e tenere a mente che questa non chiede mai dati personali o finanziari tramite sms.

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