È di 823 decessi il bilancio in Umbria dall’inizio dell’emergenza Covid. Le ultime 10 vittime si sono registrate tra le giornate di giovedì 4 e venerdì 5 febbraio. Ben quattro le morti in più a Perugia, due a Magione ed una a Foligno, Cannara, San Giustino e San Venanzo. Ma il Cuore verde d’Italia fa i conti anche con altri 443 nuovi contagi a fronte di 3.888 tamponi molecolari processati per un tasso di positività che si attesta all’11,39 per cento, in salita dunque rispetto al precedente report.
Perugia si conferma la città con il maggior numero di nuovi contagi, 89 in più in 24 ore, seguita da Foligno a 73. Nella città della Quintana si contano 619 persone attualmente positive, di cui 587 in isolamento e 32 ricoverate. Otto i folignati in terapia intensiva e 16 quelli guariti in 24 ore. Analizzando la situazione negli altri comuni della Valle Umbra Sud, risultano altri 27 casi a Spoleto, 8 a Spello, 7 a Trevi, 5 a Bevagna e Giano dell’Umbria, 3 a Gualdo Cattaneo e Valtopina, 2 a Cannara, Castel Ritaldi, Montefalco e Nocera Umbra ed uno a Campello sul Clitunno. A Terni di nuovi contagi, invece, ne sono stati individuati 10.
Le persone attualmente positive su tutto il territorio regionale sono 6.398, ossia 270 in più dell’ultimo bollettino. Sul fronte guariti se ne registrano, invece, 226 tra giovedì e venerdì (in tutto 30.530), mentre i casi da inizio pandemia hanno raggiunto quota 37.751. Altri cinque i soggetti ricoverati in 24 ore per un totale di 443. Di questi, 122 si trovano all’ospedale di Perugia, 98 in quello di Terni, 60 a Spoleto, 41 a Foligno, 39 a Pantalla, 37 a Città di Castello e 15 all’ospedale da campo dell’Esercito che si trova a Perugia. Stabile a 66 il dato relativo alle terapie intensive.
In isolamento 221 persone in più per un totale di 8.182. Quasi 5mila gli antigenici effettuati in 24 ore: nello specifico 4.761 (in tutto 50.339). I tamponi molecolari processati da inizio emergenza sono stati invece 612.551. Intanto, per il Cuore verde d’Italia è arrivata la conferma della presenza delle due varianti del virus, ossia quella brasiliana e quella inglese, come riportato dalla redazione di Umbria24 sulla base di quanto dichiarato dalla stessa Regione Umbria.