Nonostante l’emergenza sanitaria in corso, torna puntuale anche quest’anno la Giornata di raccolta del farmaco. Al via a partire da domani, martedì 9 febbraio, e fino a lunedì 15 febbraio prossimo l’iniziativa, che promuove la donazione di medicinali da banco da destinare ai bisognosi, durerà un’intera settimana, coinvolgendo a livello nazionale oltre 5mila farmacie.
Novantasette quelle che hanno aderito in Umbria (elenco consultabile sul sito www.bancofarmaceutico.org). I volontari di Banco Farmaceutico saranno presenti, fuori dalle farmacie, sabato 13 febbraio. I farmaci raccolti sosterranno 45 realtà del territorio che si prendono cura dei bisognosi. Durante l’edizione del 2020, sono state raccolte 8.337 confezioni di farmaci per un valore di circa 60mila euro, che hanno aiutato circa 4mila ospiti di 45 realtà caritative dell’Umbria.
Un appuntamento, quello con la Giornata di raccolta del farmaco, che acquista ancora più significato nell’anno della pandemia. “A causa della crisi economica innescata da quella sanitaria – spiegano dalla Fondazione Banco Farmaceutico – tante persone hanno perso il lavoro, chiuso la propria attività o subito una riduzione del proprio reddito. Chi, poi, era già povero è stato spinto in una condizione di ulteriore marginalità”.
I dati nazionali riferiti al 2020 parlano di 434mila persone indigenti hanno avuto bisogno di medicinali, ma non hanno potuto acquistarli per ragioni economiche. Numeri alla mano in 173mila hanno rinunciato a curarsi “perché – proseguono dalla Fondazione -, impauriti dal Covid, non hanno chiesto aiuto agli enti assistenziali. Oppure, hanno chiesto aiuto ma, in molti casi, gli enti che fornivano loro sostegno, avevano subito l’impatto della pandemia: il 40,6 per cento, infatti, ha sospeso alcuni servizi. Il 5,9 per cento, invece, ha chiuso e non ha ancora riaperto”. In base all’ottavo Rapporto sulla povertà sanitaria di Banco Farmaceutico chi è povero, può spendere, per le medicine, circa un quarto rispetto al resto della popolazione: ossia, solo 6,38 euro al mese, contro 28,18 euro.
“Nonostante le grandi difficoltà, e l’incertezza rispetto alla possibile ed eventuale presenza dei nostri volontari, abbiamo deciso che la Giornata di raccolta del farmaco andava fatta” ha dichiarato Sergio Daniotti, presidente della Fondazione Banco Farmaceutico onlus. “Innanzitutto – ha spiegato – per un’esigenza concreta, perchè i poveri hanno bisogno di medicine ma non possono acquistarle, e poi perchè il nostro Paese, per non cedere allo sconforto e poter tornare a guardare al futuro con speranza, ha bisogno di un moto collettivo di umanità e di grandi esempi di carità”. Lo stesso Papa Francesco, ricevendo Banco Farmaceutico in udienza il 19 settembre 2020, aveva commentato come la Giornata di raccolta del farmaco sia “un esempio importante di come la generosità e la condivisione dei beni possono migliorare la nostra società”.