C’è strettissima collaborazione tra gli ospedali di Foligno e Spoleto sul fronte della terapia con gli anticorpi monoclonali anti Covid-19. Sì, perché se è al San Matteo degli Infermi che il farmaco viene somministrato ai pazienti, è al San Giovanni Battista che avviene l’allestimento. Ad occuparsene, il Laboratorio centralizzato di Galenica Clinica dell’ospedale folignate.
In questa fase – spiega la dottoressa Maria Antonietta Calzola, responsabile della struttura semplice Laboratorio Galenica Clinica e Contrastografici – i farmacisti di galenica dell’Usl Umbria 2 rispondono, con competenza e tempestività, alle richieste, ai bisogni ed alle aspettative dell’ospedale ‘San Matteo degli Infermi’ di Spoleto, il primo in Umbria ad aver somministrato la terapia sperimentale anti Covid-19 Bamlanivimab.
Nel rispetto delle Norme di buona preparazione della Farmacopea Ufficiale, infatti, giovedì scorso – ha proseguito – è stato allestito nel nostro laboratorio l’anticorpo monoclonale destinato alla prima paziente umbra nella struttura complessa di Medicina interna di Spoleto diretta dalla dottoressa Anna Laura Spinelli”. Secondo quanto spiegato dai sanitari dell’ospedale folignate, una volta verificata l’eleggibilità al trattamento sul registro Aifa, la dottoressa Calzola e il dottor Nicola Nigri, farmacista dirigente di laboratorio, dopo aver allestito il farmaco, garantendo e tracciando il trasporto a temperatura controllata, hanno fornito al personale infermieristico della struttura, tutte le istruzioni raccomandate sulle modalità, sequenza di azioni, velocità e tempo di infusione per la somministrazione del Bamlanivimab destinato, durante questo fine settimana, sempre a Spoleto, ad altri due pazienti.
Inoltre, per evitare eventuali sprechi di farmaco legati alla complessità della patologia e del percorso assistenziale del paziente Covid-19 candidato alla terapia monoclonale, il Laboratorio Galenico è all’opera anche nei giorni festivi per la preparazione del farmaco, che avviene a poche ore dalla sua somministrazione. La stabilità della soluzione diluita di Bamlanivimab è, infatti, di 24 ore in una temperatura compresa tra i 2 e gli 8 gradi centigradi.
Nei prossimi giorni verrà infine implementato l’allestimento del Bamlanivimab con tecnica automatizzata mediante il robot Apoteca Chemo, già utilizzato da anni dal Laboratorio centralizzato di Galenica Clinica di Foligno per la preparazione delle terapie oncologiche dell’Usl Umbria 2.