Partiti, a Foligno, i lavori per la realizzazione della bretella di via Fiume Albegna. Ormai da qualche giorno, infatti, ai residenti della zona di Ponte Antimo non è sfuggita la presenza sul posto di operai e macchine movimento terra. Espletata la gara per l’affidamento dell’intervento, dunque, è in cantiere un’infrastruttura con cui il Comune intende risolvere gli annosi problemi di viabilità in un delicato nodo stradale come quello che ricade tra via Rubicone, via Piave, via Campagnola e, appunto, via Fiume Albegna.
Nel dettaglio, l’opera, già da anni oggetto di discussione negli uffici competenti di palazzo Orfini Podestà, consiste in un tombamento del fosso Renaro tramite una struttura in cemento armato. La bretella segna, di fatto, il cambio di rotta definitivo del Comune di Foligno nella risoluzione del problema traffico in zona Ponte Antimo. Sì, perché l’infrastruttura in cantiere ha scalzato l’idea di realizzare la famosa rotatoria di cui in città si parlava da tempo. L’intervento rientra nel piano triennale delle opere pubbliche 2020-2022 ed “il costo complessivo – come spiegato a Rgunotizie dall’assessore ai lavori pubblici, Riccardo Meloni – si attesta intorno ai 290mila euro”. L’opera sarà consegnata verosimilmente entro sei mesi e, stando a quanto riferito sempre da Meloni, la direzione dei lavori è stata affidata all’ingegner Mauro Baglioni. “Non è stata introdotta nessuna modifica sostanziale al progetto già discusso dalla precedente amministrazione – ha poi aggiunto l’assessore – se non quelle di consueto e di dettaglio quando si passa da uno studio di fattibilità ad un progetto esecutivo. Lo studio di fattibilità concepito dalla dalla scorsa giunta era di circa 400mila euro – spiega infine -, mentre il progetto esecutivo approvato dall’attuale governo si aggira sui 290mila”.
Propedeutici all’avvio dei lavori, lo ricordiamo, l’ok al progetto da parte della commissione edilizia comunale arrivato lo scorso mese di giugno ed il successivo parere favorevole della Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggistica dell’Umbria. Sulla questione, in passato e sempre ai nostri microfoni, l’assessore e vicesindaco Meloni aveva spiegato come la bretella avrebbe apportato “notevoli benefici” con “uno snellimento della mobilità della zona da tempo in sofferenza, oltre ad un miglioramento della sicurezza stradale”. Una zona in cui, ricordiamo infine, il mix fatto dalla presenza di esercizi commerciali e dall’assenza di adeguati spazi per la sosta si è più che sovente tradotto in un festival del parcheggio selvaggio.