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Il “vaccine day” piace alla Regione: altre due giornate a maggio per 10mila fragili

Pubblicato il 29 Aprile 2021 15:32 - Modificato il 5 Settembre 2023 12:28

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La formula del “vaccine day” piace e sarà riproposta. Dopo la giornata di vaccinazione di domenica 25 aprile – interamente dedicata agli ultra 80enni – l’Umbria è pronta a procedere con la stessa modalità anche per la categoria degli estremamente vulnerabili. Le date da cerchiare in rosso sono quelle del 9 e del 16 maggio, in cui verranno somministrate dosi Pfizer BioNtech a 10mila fragili, anticipando le prenotazioni del mese di giugno. Ad annunciarlo è l’assessore regionale alla Sanità, Luca Coletto. “Con le vaccinazioni – afferma trionfalmente l’assessore – stiamo avendo delle soddisfazioni. Ora siamo la prima regione d’Italia. Non è una gara – precisa Coletto –, ma questo aspetto misura l’efficienza delle strutture e il nostro coordinamento sul territorio”. Per agevolare le prenotazioni, tecnici ed ingegneri informatici della Regione hanno creato anche un’appendice all’applicazione SalutApp, che semplificherà la richiesta d’appuntamento per la campagna vaccinale. 

LE CATEGORIE – “Relativamente agli ultra 80enni – specifica Massimo D’Angelo, commissario straordinario al Covid-19 dell’Umbria -, abbiamo raggiunto la soglia dell’85% della popolazione. Ora per questa categoria si continuerà attraverso i militari, che raggiungeranno le aree più isolate della regione”. Per quanto riguarda la fascia tra i 70 ed i 79 anni, somministrati 32.809 vaccini. Il 5 maggio verranno consegnate ai medici di medicina generale 28mila dosi tra AstraZeneca e Moderna: “Questo ci permetterà, con buona certezza – spiega D’Angelo -, di completare almeno con la prima dose la categoria 79-70 anni entro il 20 maggio. Sarebbe un ottimo risultato, perché verrebbe assicurata ai settantenni e agli ottantenni una buona copertura vaccinale, così da ridurre il rischio di circolazione del virus in queste fasce d’età”. Tornando agli estremamente fragili, con i due “vaccine day” di maggio si conta di coprire il 90% di questa categoria. Insomma, l’Umbria ha dimostrato di avere la “potenza di fuoco” per vaccinare in maniera massiva, ma le dosi che attualmente arrivano da Roma non permettono di raggiungere la performance di 8.500 dosi giornaliere, così come previsto dal Governo. Con l’integrazione di farmacie e punti vaccinali nelle fabbriche, l’Umbria potrebbe arrivare anche a 18mila dosi al giorno. È però impossibile arrivare a questi numeri – è stato precisato in più di un’occasione dai vertici regionali – se non viene garantito un numero congruo di consegne.

POSITIVI COL VACCINO – Al 28 aprile, sono 652 i soggetti risultati positivi al virus dopo aver ricevuto la prima dose di vaccino, con un +55 rispetto alla settimana precedente. Duecentocinquantasei invece coloro che hanno preso il Covid-19 dopo la seconda dose, con un +14 negli ultimi sette giorni. Alla stessa data, nelle strutture residenziali e semiresidenziali ci sono 23 positivi (uno in meno della settimana precedente). Gli ospiti positivi sono 21 (nessuna variazione), gli operatori sono 2 (variazione di -2). Gli ospiti guariti risultano essere 877, 594 gli operatori. Sei invece le persone attualmente ricoverate; immutati i decessi (157). Crescono i contagi tra gli operatori sanitari, sono 144 al 28 aprile (+4 in una settimana). Al 26 aprile non risulta nessun detenuto, nessun operatore di polizia penitenziaria o operatore di giustizia positivo al Covid-19.

Fabio Luccioli
Fabio Luccioli
Direttore di Radio Gente Umbra e Gazzetta di Foligno

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