Venticinque associazioni aderenti, 150 persone coinvolte e 50 volontari attivi settimanalmente. Sono i numeri a cui è arrivato il progetto “Foligno solidale”, costituitosi ufficialmente lo scorso mese di dicembre con l’obiettivo di creare una rete di sostegno per le famiglie in difficoltà a causa dell’emergenza dovuta alla diffusione del Covid-19. Diversi i servizi offerti da questo “laboratorio della solidarietà” e che proseguiranno anche quando l’emergenza sarà finita, fanno sapere dall’organizzazione che ora traccia un bilancio di questi primi sei mesi di attività.
Un bilancio che premia, vista l’alta adesione di associazioni e cittadini al progetto, e che fa toccare con mano quanto bisogno reale ci sia di solidarietà. Tra gli aiuti proposti c’è quello della consegna della spesa e dei farmaci a domicilio: un servizio che fortunatamente nell’ultimo periodo è meno richiesto, perché minore è il numero delle persone in quarantena. Ciò che invece aumenta è la consegna dei “pacchi solidali” con all’interno beni di prima necessità. Sono circa 45 quelli consegnati ogni 15 giorni a persone che vivono in situazioni di disagio. Nella maggior parte dei casi si tratta di cittadini italiani, che ricevono il pacco a domicilio per instaurare con i volontari anche uno scambio relazionale. Pacchi che sono andati via via aumentando. “Ultimamente – spiegano dall’organizzazione – ogni consegna ne comprende quattro o cinque in più”.
Cibo e farmaci, ma non solo. Attivato, in collaborazione con l’associazione “Dedalo”, anche un servizio di assistenza psicologica, curato da professionisti che garantiscono anche più sedute gratuite alle persone, e che ad oggi ha accolto una quindicina di utenti. Ma “Foligno Solidale” offre anche servizi informatici e distribuzione di giocattoli e vestiti per i più piccoli. Insomma, interventi a 360 gradi che riguardano anche la donazione di sangue con l’organizzazione di giornate ad hoc insieme ad “Al Islamiya”, una delle associazioni cittadine più attive si questo fronte e che da anni affianca la sezione folignate dell’Avis.
“Questa esperienza nasce dall’esigenza di esserci in un momento di grave difficoltà economica e sociale per tutto il territorio – commenta a questo proposito Matteo Bartoli, tra i volontari -. Grazie all’aiuto di molti cittadini ed associazioni, in poco tempo abbiamo fatto tanto, a dimostrazione che c’è bisogno e spazio per mutualismo e solidarietà attiva e concreta. Nessuno si salva da solo, questo è il nostro motto – ha quindi concluso – e crediamo che sia possibile uscire dalla crisi che ha colpito la comunità solo se lo facciamo insieme, gomito a gomito, conoscendo i problemi e non girandosi dall’altra parte”.
Nel frattempo, “Foligno Solidale” ha organizzato per sabato 22 maggio un incontro di persona, all’aperto e distanziati. L’appuntamento è alle 15.30 al parchetto al fianco del Circolo Arci Subasio, in via Orfini. “Sarà l’occasione – spiegano gli organizzatori – per condividere le tante attività fatte e i progetti del futuro”.