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Ic Foligno3, la Iunti diserta la riunione in Comune. I genitori incalzano: “Vogliamo certezze”

Pubblicato il 26 Maggio 2021 17:36 - Modificato il 5 Settembre 2023 12:23

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Fumata nera sul futuro dell’Istituto comprensivo Foligno3. La riunione della terza commissione consiliare, convocata per fare chiarezza rispetto alla dirigenza della scuola di Sant’Eraclio-Sterpete e Colle Scandolaro, ha visto l’assenza della dottoressa Antonella Iunti. Proprio lei, dirigente dell’Ufficio scolastico regionale, era la persona più attesa in audizione. Genitori, professori, studenti, sindacati e consiglieri di maggioranza e opposizione attendevano dal capo della scuola umbra delucidazioni in merito alla situazione del vasto plesso scolastico, a distanza di un anno dall’arrivo della dirigente Carmen Paladino. Preside che, di fatto, è sempre stata sostituita dalla reggenza della professoressa Simona Lazzari. Che la riunione di mercoledì pomeriggio non avrebbe potuto cambiare le sorti della vicenda era chiaro a tutti ma, tra i presenti, in molti hanno espresso amarezza per l’assenza della dirigente Iunti. La stessa, ha affidato ad una breve lettera il suo pensiero. “Nell’ambito delle mie competenze – ha scritto – continuerò ad assicurare la regolare funzionalità dell’Ic Foligno3, mantenendo un contatto e dialogo costante con i soggetti istituzionali della scuola”.

IL DIBATTITO – Il dibattito è stato aperto dall’assessore Paola De Bonis. “Più di tanto non possiamo fare – ha evidenziato l’assessore con delega alla scuola -, ma l’importanza di questa commissione sta nel fatto che si vuole dare un segnale di vicinanza a docenti, genitori e studenti. Le istituzioni ci sono e c’è la voglia di cercare insieme una soluzione”. L’istituto comprensivo Foligno 3, che da mesi vive in una situazione di totale incertezza, vede la presenza di circa 950 studenti e comprende un territorio popoloso. A rivendicare l’importanza del plesso è stato Massimo Badiali, presidente del Consiglio d’istituto: “Abbiamo vissuto una situazione simile diversi anni fa e non vogliamo che ciò si ripeta – ha sottolineato Badiali -. Siamo molto preoccupati perché veniamo da un anno pieno di difficoltà e ora la situazione rischia di essere peggiore. Sono dispiaciuto per l’assenza della dottoressa Iunti, in considerazione del fatto che siamo la terza città dell’Umbria e che avremmo preferito ricevere notizie rassicuranti e certe per i circa 1.900 genitori. Speriamo in un incontro supplementare per affrontare le varie problematiche”. Dalla Cisl Scuola, Erica Cassetta ha rimarcato come le soluzioni debbano essere trovate in seno all’Ufficio scolastico regionale. “È certamente un problema scolastico – ha replicato Badiali – ma le istituzioni devono aiutare i 950 ragazzi ad avere certezze”. Rassicurazioni pretese anche dal corpo docente, come si è evinto dall’intervento di due insegnati: “La scuola funziona, ma meritiamo – hanno detto – la giusta tranquillità”.

NUOVO INCONTRO – La problematica ha trovato concordi i consiglieri di maggioranza e opposizione nel convocare un nuovo incontro, nel quale possano arrivare risposte definitive dalla dirigente Iunti. Per Riccardo Polli della Lega, “la speranza è che in futuro ci possa essere un confronto” con i rappresentanti dei vertici scolastici regionali. Sulla stessa scia Francesco Silvestri di Patto x Foligno. Per Rita Barbetti (Pd), “la soluzione è facile e difficile allo stesso tempo”, perché si scontrano i diritti personali della dirigente “nel chiedere dei permessi all’Usr” e quello di alunni e genitori “nell’avere la giusta tranquillità scolastica”. David Fantauzzi del Movimento 5 stelle punta il dito verso l’atteggiamento della Iunti: “Dal messaggio della dirigente, i motivi dell’assenza non sembrano essere di natura personale o riferiti a precedenti impegni. È per questo che credo – ha detto il pentastellato – che non ci si possa esimere dal partecipare. La città di Foligno merita rispetto”. “La politica deve fare di più – ha evidenziato Mario Gammarota di Foligno 20/30 -. È vero che da una parte ci sono i diritti di una lavoratrice, ma dall’altro c’è quello collettivo legato all’istruzione. Tutti i rappresentanti politici devono muoversi affinché all’interno delle istituzioni scolastiche, anche centrali, venga fatto qualcosa”.

Fabio Luccioli
Fabio Luccioli
Direttore di Radio Gente Umbra e Gazzetta di Foligno

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