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Foligno, l’Usb apre un terminale associativo in Comune: “Tuteliamo i lavoratori”

Pubblicato il 27 Maggio 2021 09:44 - Modificato il 5 Settembre 2023 12:23

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L’incontro promosso dal locale comitato è in programma per venerdì 7 novembre nella sala adiacente la chiesa di San Paolo a Foligno. Ad intervenire l’assessore alle Infrastrutture Francesco De Rebotti e anche Guido Perosino, in passato amministratore di Quadrilatero

Carenza di personale, lavoro straordinario e agile. Sono alcune delle questioni su cui l’Unione sindacale di base intende accendere i riflettori a Foligno. L’Usb ha infatti aperto un terminale associativo interno al Comune con l’obiettivo di tutelare lavoratori e lavoratrici della pubblica amministrazione. “Riteniamo fondamentale la consapevolezza di diventare protagonisti per quanto riguarda la diffusione dei diritti per i dipendenti e la qualità dei servizi che vengono offerti alla cittadinanza” si legge in una nota del sindacato a firma del referente folignate Giovannino Pirone.

Per l’Unione sindacale di base bisogna, innanzitutto, “vedere affermato il diritto ad un salario vero, con più risorse al primo livello contrattuale, e quindi alla parte fissa, piuttosto che a quello accessorio” che, spiegano dal sindacato, risulta “fallimentare per il miglioramento della Pa e divisivo per i lavoratori”. Contestata, inoltre, “l’abusata logica della meritocrazia”. “Nel lavoro come nella vita – proseguono dall’Ubs – è più importante la crescita collettiva e la solidarietà, piuttosto che l’individualismo e la competizione, rivelatasi scevra dei risultati sperati e spesso strumentalizzata”.

Entrando prettamente nel merito della “questione Foligno”, l’Unione sindacale di base rilancia “le particolari rivendicazioni dei dipendenti del Comune di Foligno”. A cominciare, come detto, dalla carenza di personale. “L’amministrazione comunale – dichiarano a questo proposito dal sindacato – non riesce a dare risposte concrete con assunzioni rispetto alle crescenti carenze in organico, diventate insostenibili in alcuni settori, creando forti disagi sia per i dipendenti che per i cittadini utenti”. Altra questione quella del lavoro straordinario che, sottolineano, “non può essere utilizzato per sopperire alle carenze di personale”.

Ed ancora, prioritaria la rimodulazione dei protocolli già esistenti per ciò che riguarda il Documento valutazione dei rischi con particolare attenzione ai Dpi e all’importanza che hanno nei servizi con maggior esposizione al rischio. Tra i temi toccati, poi, quello della polizia municipale con riferimento alla copertura della “cronica” carenza di personale, il riconoscimento delle maggiorazioni per le festività infrasettimanali e il diritto di recuperare l’attività svolta in altro giorno. “Vertenza – commentano – che si protrae da tempo e che deve essere conclusa favorevolmente per i lavoratori e per la qualità del servizio”.

Infine, l’adeguamento delle tecnologie informatiche, la possibilità di ricorrere al lavoro agile anche una volta conclusa la pandemia per agevolare lavoratrici e lavoratori con figli e un maggiore sostegno alle famiglie con bambini diversamente abili o con bisogni educativi speciali.

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