La data da cerchiare in rosso per vedere il colore bianco è quella del 7 giugno. Da lunedì prossimo l’Umbria, insieme ad Abruzzo, Liguria e Veneto, vedrà un allentamento delle restrizioni legate al Covid-19. La decisione è stata presa dal ministro Roberto Speranza, attraverso l’ultima ordinanza che ha cambiato la colorazione di alcune regioni italiane. L’Umbria “zona bianca” è merito della situazione epidemiologica in continuo miglioramento. A dirlo sono anche i dati dell’ultimo report del Nucleo epidemiologico regionale. L’Rt in Italia è dello 0,68, mentre quello umbro nell’ultima settimana è dello 0,87. “L’Rt, vista la bassa numerosità dei casi – spiegano dalla Regione Umbria – è soggetto a maggiori oscillazioni, mantenendosi comunque al di sotto del valore 1”. Quello che sicuramente interessa di più, al momento, è la situazione legata ai contagi. Negli ultimi sette giorni in Umbria ne sono stati registrati 28,50 ogni 100mila abitanti (erano 31,49 la scorsa settimana e 56,54 quindici giorni fa). Rispetto alle aziende sanitarie, i casi nel distretto della Usl1 sono 34,39 ogni 100mila abitanti, mentre nella Usl2 sono di 20,75. Andando a vedere i territori, Foligno conta 23,85 casi ogni 100mila abitanti e tutti i distretti hanno valori inferiori ai 50. Unica eccezione l’Alto Tevere, con 116,85. Sono due i comuni con incidenza superiore a 200 casi per 100mila, Citerna e Piegaro: entrambi con popolazione inferiore a 5mila abitanti. “In particolare Piegaro – osservato dal Nucleo epidemiologico umbro – è stato oggetto di una specifica strategia di testing mirata ad un approfondimento all’interno di un cluster”. Rispetto alle classi d’età, tutte sono sotto ai 200 casi ogni 100mila abitanti: maggiori oscillazioni tra la popolazione più giovane (3-18 anni), con incidenze superiori alla media regionale. Per contro, la popolazione con 70 anni e più conferma incidenze sempre inferiori al dato medio regionale. Ancora più evidente infine la coerenza del dato relativo all’andamento delle temperature (in aumento) con quello dei nuovi casi positivi (in diminuzione). Continua la discesa dei ricoveri ordinari, così come delle terapie intensive e delle vittime.
LE REGOLE – “Se la tendenza sarà ancora questa, per la seconda settimana di giugno tutta l’Italia si troverà in zona bianca”. A dirlo è il presidente dell’Istituto superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, nel corso dell’ultima conferenza stampa rispetto all’andamento dell’epidemia in Italia. Insomma, dopo Sardegna, Friuli Venezia Giulia e Molise, alle quali si aggiungeranno Umbria, Abruzzo, Liguria e Veneto da lunedì, tutto lo Stivale a breve diventerà bianco. Ma cosa cambia rispetto alla zona gialla? Ciò che rimarrà sarà sicuramente l’obbligo di utilizzare le mascherine sia all’aperto che al chiuso nei luoghi diversi dalla propria abitazione, così come il distanziamento. La novità più importante è sicuramente legata all’addio al coprifuoco. Prevista la riapertura di sale giochi, sale scommesse, bingo e casinò. Riaprono parchi tematici e di divertimento, così come centri sociali e ricreativi insieme alle discoteche, dove sarà però vietato ballare. Via libera anche alle feste, comprese quelle dopo cerimonie civili e religiose utilizzando il “pass verde”. Intanto il Governo dovrebbe recepire le richieste delle Regioni rispetto ai commensali previsti a tavola nelle zone bianche, cioè nessun limite per chi mangia all’aperto e un massimo di sei persone al chiuso. Quest’ultima precauzione potrebbe decadere con l’avvento del 21 giugno, quando il coprifuoco scomparirà in tutta Italia a prescindere dai colori.
VACCINI – Sempre a venerdì 3 giugno l’Umbria si attesta al quarto posto tra le regioni nel rapporto tra dosi somministrate e popolazione, con 62.680 somministrazioni ogni 100mila abitanti. Ad oggi i vaccinati con prima dose sono 381.319, con ciclo completo 179.630. Complessivamente sono state somministrate 547.253 dosi sulle 589.345 consegnate. Da domani, sabato 5 giugno, a seguito dell’estensione da parte dell’Aifa dell’indicazione terapeutica del vaccino Pfizer fino ai soggetti di età pari o superiore ai 12 anni, saranno aperte le preadesioni per la vaccinazione dei ragazzi di età compresa tra i 12 e i 15 anni. Si potrà dare l’adesione ad essere vaccinati tramite il portale istituzionale. “La vaccinazione degli adolescenti – afferma la Regione Umbria – rappresenta un’ulteriore tappa nella limitazione della diffusione del Covid che in questa fascia della popolazione circola in modo asintomatico o paucisintomatico ren