Spello ed Infiorate, un legame che neanche la pandemia può spezzare. Nonostante le restrizioni anti contagio, infatti, la città dei fiori non ha rinunciato, neanche quest’anno, ad onorare la tradizione del Corpus Domini. Tra il 5 ed il 6 giugno scorsi, cinquanta infioratori, vaccinati o risultati negativi al tampone, si sono dati appuntamento al sagrato della chiesa di Santa Maria Maggiore per realizzare un’infiorata di circa 25 metri quadrati. Il bozzetto, disegnato da Corrado Aisa, racchiude anche un vecchio disegno di Gianni Buono, storico presidente dell’associazione degli infioratori, scomparso recentemente e a cui è stata dedicata proprio l’unica simbolica infiorata del 2021.
La stessa che rappresenta un pavone, simbolo della vita eterna, un particolare di Spello dentro ad un sole che simboleggia la nuova vita ed il volto triste della Madonna per tutte le perdite in vite umane dell’ultimo anno. E poi ancora, il campanile di Santa Maria Maggiore ed una rappresentazione dello Spirito Santo ripresa, questa, dall’infiorata di Buono. Alla luce delle disposizioni anti assembramento, sono stati pochi coloro che, la domenica mattina, hanno potuto partecipare alla messa celebrata da don Diego Casini. Lo stesso che, al termine della funzione religiosa e come da tradizione, ha calpestato l’infiorata lasciando spazio all’altrettanto tradizionale “spannicciata”, ovvero l’usanza di gettare i petali a terra per dare continuità al percorso floreale su cui passa la processione del Corpus Domini.
Una celebrazione solenne che, per il sindaco di Spello, Moreno Landrini, assume ancor più significato in quanto svoltasi in un luogo simbolo della Splendidissima Colonia Julia come Santa Maria Maggiore, tra l’altro riaperta solo recentemente al culto. Riferendosi poi all’infiorata, il primo cittadino ha parlato di “un simbolo che in questo momento testimonia il valore di essere una comunità che guarda al futuro con coraggio e tenacia, tenendo sempre ferme le tradizioni”. Pensiero analogo per il presidente dell’associazione degli infioratori, Mirko Di Cola. “La realizzazione di questo magnifico quadro floreale in onore del Corpus Domini 2021 – ha sottolineato – è il segno forte e tangibile di una voglia di rinascita e di ripartenza che tutti auspichiamo per il 2022”.
Di fatto, è la seconda volta in sessant’anni, e cioè dall’istituzione del concorso, che a Spello non si sono svolte le artistiche Infiorate secondo il format tradizionale. Risvolto inevitabile dell’emergenza sanitaria che però, come detto, non frena la passione dell’intera città. E in attesa della prossima edizione del 18 e 19 giugno 2022, i suggestivi tappeti floreali manterranno il legame con il pubblico attraverso le storie, le immagini ed i video condivisi sulle pagine social della manifestazione.