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L’Umbria bussa al generale Figliuolo per altri 15mila vaccini. “Obiettivo scuola in sicurezza”

Pubblicato il 22 Luglio 2021 12:29 - Modificato il 5 Settembre 2023 12:07

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Un altro anno in Dad non è più tollerabile. È con questo spirito che la Regione Umbria punterà, nelle prossime settimane, a spingere sulle vaccinazioni dei docenti e dei ragazzi della fascia d’età 12-19 anni. Una strategia che ha portato palazzo Donini a bussare agli uffici del generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario nazionale per l’emergenza Covid-19, per chiedere altre 15mila dosi rispetto a quelle già programmate per il mese di agosto. “Riteniamo fondamentale e necessario avere una scuola in presenza – spiega Massimo D’Angelo, commissario umbro per l’emergenza pandemica -. Non sono più pensabili forme diversificate di formazione per i giovani e, se garantiamo l’intervento vaccinale, le lezioni in presenza saranno garantite con un rischio ridotto di forme epidemiche nella comunità scolastica”. 

GIOVANI, BASSA ADESIONE – Stando ai numeri, la sfida rimane comunque ardua. Nella fascia d’età 29-20 anni il 35% dei soggetti non ha aderito alla campagna vaccinale. Percentuale che aumenta ancora di più rispetto ai ragazzi dai 19 ai 12 anni: ad oggi il 63% di loro non ha effettuato la pre-adesione al vaccino. Tra i giovani che invece hanno aderito, oltre il 50% ha già ricevuto la somministrazione o ha un appuntamento segnato entro fine luglio. “La restante parte riceverà, entro la fine di luglio – assicurano dalla Regione – l’appuntamento per agosto”. In mezzo ci si sono messe anche le ferie, con 585 giovani dai 29 ai 20 anni che hanno spostato il loro appuntamento già programmato; sono 290 quelli dai 19 ai 12 anni. “È importante fare le ferie – sottolinea su questo fronte il dottor D’Angelo -, ma è altrettanto fondamentale garantire l’intervento vaccinale”. MANCANO 4MILA PROF – Ma ad essere “indisciplinati” non solo solamente i ragazzi. Sul fronte scolastico ha risposto “presente” l’85% dei docenti. Rimangono ancora fuori in 4.384: di questi 479 sono ex positivi. Per sensibilizzare il personale scolastico, il commissario D’Angelo ha scritto a tutte le scuole, affinché ci sia una risposta significativa.

VERSO IL 31 AGOSTO – Guardando la campagna vaccinale nel suo complesso, l’obiettivo della Regione è quello di vaccinare l’80% della popolazione eleggibile entro il 31 agosto. Anche perché i vaccini stanno dimostrando di abbassare drasticamente l’insorgenza di complicazioni critiche in caso di positività al Covid-19 e, più in particolare, alla variante Delta. Per questo motivo si continueranno a chiamare tutti gli over60 che ancora non si sono vaccinati (meno del 25%). Sono proprio loro, come ricordato da D’Angelo, le persone che rischiano di fare i conti con le forme più severe del Coronavirus. Per questo si sta pensando ad un nuovo “Vaccine day” per i sessantenni. Anche perché la Regione si dice contraria a provvedimenti che possano limitare la vita sociale, soprattutto all’aperto. 

POSITIVI DOPO IL VACCINO – Nell’appuntamento settimanale con la stampa, i responsabili di palazzo Donini hanno comunicato anche i numeri dei vaccinati che hanno contratto il Covid-19. Dall’inizio della campagna vaccinale, sono 1.041 quelli che hanno contratto il virus dopo la prima dose, di cui 111 negli ultimi 30 giorni. Rispetto al ciclo completo, il virus ha “bucato” le difese di 445 persone, 79 in più negli ultimi 30 giorni. Con la doppia dose però, il rischio clinico è quasi trascurabile. E mentre il 25% degli umbri non ha ancora effettuato la pre-adesione, i dati del Sole 24 Ore piazzano il Cuore verde d’Italia al primo posto per la vaccinazione dei novantenni, al secondo per gli ottantenni e al terzo posto per il sessantenni.

Fabio Luccioli
Fabio Luccioli
Direttore di Radio Gente Umbra e Gazzetta di Foligno

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