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Identità e orgoglio: il Pugilli riapre le porte della chiesa di San Giovanni Battista

Pubblicato il 24 Luglio 2021 10:20 - Modificato il 5 Settembre 2023 12:07

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Il Pugilli restituisce alla città uno dei suoi gioielli. Riaperta, nel pomeriggio di venerdì, la chiesa di San Giovanni Battista, struttura con alle spalle secoli di storia che ora tornerà ad essere visitabile. L’obiettivo del rione guidato dal priore Riccardo Federici è quello di rivitalizzare una struttura rimasta chiusa per troppo tempo, attraverso iniziative ed eventi capaci di renderla accessibile a cittadini e turisti. Identità e orgoglio: è con questo spirito che il rione dell’Aquila nera ha intavolato, da ben un anno, la trattativa con la Regione Umbria (proprietaria della chiesa) per far sì che un luogo storico delle “Puelle” possa riacquistare la giusta dignità. La chiesa di San Giovanni Battista, contigua all’ex ospedale, è rimasta chiusa all’indomani del sisma del 1997. Ora, dopo i lavori di restauro, diventerà l’Oratorio del Rione Pugilli. Al momento la chiesa verrà utilizzata per l’investitura del cavaliere (sabato 24 luglio, ore 17.30) e nel mese di settembre per il battesimo rionale. Successivamente, la chiesa di San Giovanni Battista potrà essere aperta per far conoscere a tutti un pezzo di storia delle Puelle e, quindi, della città. Tanti i progetti in cantiere, tra i quali quello di farla scoprire ai giovani rionali e la possibilità di creare guide e percorsi per i visitatori. “Vogliamo raccontare la nostra storia – spiega il priore, Riccardo Federici -. Vogliamo rendere la chiesa il nostro oratorio rionale, aprendo sempre più angoli nascosti delle Puelle. Il rischio, infatti, era quello che la struttura potesse rimanere chiusa per altri venti anni. Devo ringraziare tutti i rionali che hanno creduto nel progetto e che da un anno a questa parte si sono impegnati per far sì che tutto ciò si potesse realizzare”. Alla riapertura della chiesa ha partecipato anche il presidente dell’Ente Giostra, Domenico Metelli, il consigliere comunale Marco De Felicis e monsignor Giuseppe Bertini. “Questa chiesa – ha detto per l’occasione monsignor Bertini – non vede più il degrado di qualche anno fa, ma c’è ancora da lavorare per il restauro degli affreschi quattrocenteschi. La volontà è quella di lavorare insieme, ognuno per la propria parte, per permettere un pieno recupero anche al culto, perché la chiesa è ancora consacrata”. Per il numero uno di palazzo Candiotti, “con questa iniziativa il Pugilli vuole lanciare un messaggio forte alla città e alla Quintana. In un periodo così duro come quello che stiamo attraversando – ha detto Metelli – il gioco di squadra e la raffinatezza della scelta hanno permesso di ridare luce a questo patrimonio di Foligno”. 

LA STORIA – La chiesa di San Giovanni Battista nel XIII secolo è denominata “Ecclesia Sancti Joannis de Pugillis”, essendo ubicata nel rione delle Puelle. Chiesa e convento annesso – si legge nell’opuscolo rionale che raccoglie le ricerche di Anna Bianchini – appartenevano ai padri priori di San Giovanni sino al 1314, quando vennero cedute alle monache di Santa Giuliana. La struttura subì danneggiamenti nel 1832 dopo un terremoto e, successivamente, divenne proprietà di Gregorio Piermarini che ne fece lascito al Comune di Foligno, disponendo che venisse trasformata in ospedale. La chiesa di San Giovanni Battista, negli anni, è stata infatti ad uso dell’ospedale per messe, riti funebri e battesimi. Alcuni affreschi rimangono ancora oggi danneggiati. Alcuni di essi sono attribuiti a Bernardino Mezastris. Al suo interno anche un’opera di Feliciano Muti e un dipinto del pittore Nasini. Del XVI secolo è il crocifisso sull’altare settecentesco.

Fabio Luccioli
Fabio Luccioli
Direttore di Radio Gente Umbra e Gazzetta di Foligno

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