L’edizione 2021 del Montelago Celtic Festival, evento di richiamo internazionale sui monti fra Umbria e Marche, non si svolgerà. Ad annunciarlo dalla sua pagina Facebook uno degli organizzatori, Maurizio Serafini, tra gli ideatori della festa di ispirazione celtica sull’altipiano fra Colfiorito e Serravalle del Chienti. “Molti piangeranno, qualcuno finalmente riderà ma sull’esperienza del Montelago Celtic Festival scende la parola fine” annuncia Serafini. Così dopo 18 anni termina un’esperienza che “ha rivitalizzato l’economia e il tessuto sociale di un entroterra sfinito…un’operazione culturale che ha attratto pubblico da tutto il globo”. La “fine di un sogno per molti giovani che nel Festival hanno riscoperto i valori di fratellanza, identità e futuro, fine di un mondo pacifico e altamente civile che ha dovuto subire per anni pregiudizi discriminanti da parte di istituzioni e media annessi che non hanno voluto rivedere le loro posizioni nemmeno dopo due decenni di pacifici svolgimenti”.
Serafini nel messaggio via social specifica la virtuosità di una manifestazione che percepiva “solo pochi spiccioli” dalla Regione e riporta i motivi citando il comunicato stampa ufficiale che inizia così:
“Carissimi Montelaghisti, è con il cuore devastato dalla rabbia che siamo a comunicarvi l’annullamento forzato del MCF 2021, previsto per il 7 agosto 2021. L’evento, che aveva ottenuto il via libera necessario da parte del Comune di Serravalle di Chienti e della Regione Marche, è stato osteggiato in modo decisivo da parte delle autorità sanitarie e di ordine pubblico: Asur – Area Vasta 3, 118, vigili del fuoco, Questura e Prefettura di Macerata, nel corso di due lunghissimi tavoli tecnici, hanno espresso la contrarietà totale allo svolgimento del nostro amato festival”.
A far desistere gli organizzatori una lunga serie di prescrizioni dettagliatamente elencate nella nota stampa che, fra l’altro, spiega: “Ci hanno chiesto di mettere i parapetti lungo i piccoli fossi che separano i campi dell’altopiano, perché non credono che siate capaci di non cadervi. Ci hanno chiesto di non autorizzarvi i barbecue perché non credono siate capaci di gestirne le braci. Ci hanno chiesto di recintare un altopiano solo per avere le uscite di sicurezza, hanno chiesto, insomma, di abbandonarci ad una logica della prevenzione che abbiamo sempre applicato senza mai umiliare il singolo. Chi c’é stato a Montelago conosce sia la minuziosità dell’organizzazione che la grande responsabilità del suo pubblico. Gli altri no. Su questo lavoreremo, sperando che non venga mai a mancare il vostro supporto. Con estremo rammarico, Luciano, Maurizio e Michele”.