7.3 C
Foligno
martedì, Dicembre 23, 2025
HomeCronacaVariante Delta al 67% in Umbria. Impennata di contagi tra giovani: “Senza...

Variante Delta al 67% in Umbria. Impennata di contagi tra giovani: “Senza vaccino casi triplicati”

Pubblicato il 29 Luglio 2021 12:16 - Modificato il 5 Settembre 2023 12:06

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

I “Joyful singing choir” a Foligno per un concerto gospel solidale

Organizzato da Confcommercio con la collaborazione del Rione Cassero, l’evento avrà un fine benefico, con il ricavato che sarà devoluto alla cooperativa sociale “Ellelle”. Claudia Santocchia: “Pensiamo alla realizzazione di uno spazio dedicato alla psicomotricità”

Omcl di Foligno, Uiltrasporti denuncia: “Progressivo smantellamento dell’impianto”

Tra le criticità segnalate dal sindacato la mancanza di assunzioni, le condizioni igienico-sanitarie del sito di via Campagnola e incertezze sulla mensa a disposizione dei lavoratori. “In assenza di segnali chiari e credibili non si escludono iniziative di mobilitazione”

Marco Diafaldi nuovo Furente di Contrastanga

In via Piermarini ufficializzato il nome del cavaliere chiamato a prendere il posto di Paolo Palmieri. Il 38enne faentino chiamato a difendere i colori gialloblù nelle tre giostre dell'ottantennale

In Umbria la media mobile dei contagi sta aumentando, ma negli ultimi giorni si assiste ad un plateau della curva. Nero su bianco, i dati dei grafici e delle curve presentati dal Nucleo epidemiologico dell’Umbria fotografano l’attuale situazione in regione legata alla pandemia. Al 15 luglio scorso, i dati del sequenziamento dei tamponi hanno scovato la variante Delta nel 67,3% dei casi, mentre in 23,1% test è saltata fuori la variante Alfa. Insomma, quella proveniente dall’India oramai è la variante predominante anche in Umbria, capace di portare l’Rt anche intorno a 4. 

I VACCINI FUNZIONANO – Ad oggi l’indice di contagiosità è sceso poco sotto 2, ma dimostra come la variante Delta abbia sprigionato il suo effetto anche in regione. “Questi dati – spiega il dottor Marco Cristofori del Nucleo epidemiologico – ci dimostrano che il vaccino protegge non soltanto dalle complicazioni più gravi dell’infezione, ma anche dal contagio stesso. Senza i vaccini, ora l’Rt sarebbe a 6 anziché a 2 e avremmo oltre 400 casi invece di 100”. Una tesi sposata anche dal commissario straordinario, Massimo D’Angelo: “Se incrociamo i dati dei sequenziamenti con quelli dell’incremento dell’incidenza e la pressione sugli ospedali, ci rendiamo conto che il vaccino ha una sua notevole efficacia. Se parametriamo questa con le precedenti fasi pandemiche – prosegue D’Angelo -, attualmente non c’è lo stesso impatto sugli ospedali”.

DISTRETTI – In Umbria l’incidenza ogni 100mila abitanti è del 59,07, ma ci sono distretti che si avvicinano o superano i 100 casi. Si tratta della Media valle del Tevere (118,54), del Trasimeno (99,13) e dell’Alto Tevere (94,92). Nel distretto di Foligno attualmente ci sono 32,15 casi ogni 100mila abitanti. I focolai partono soprattutto dai giovani tornati dai luoghi di vacanza. L’età mediana, che nelle precedenti ondate del virus si era mantenuta intorno ai 46/47 anni, ora è scesa gradualmente e a luglio è intorno ai 20 anni. Ed i grafici proposti dal Nucleo epidemiologico lo confermano. 

IMPENNATA NEI GIOVANI – Le curve per fasce d’età crescono esponenzialmente quando si tratta dei ragazzi dai 14 ai 18 anni e tra i 19 e i 24 anni e superano addirittura i 300 casi ogni 100mila abitanti. “I ragazzi girano maggiormente, c’è una percezione più bassa del rischio e non sono vaccinati – spiega la dottoressa Carla Bietta del Nucleo epidemiologico regionale -. L’età media di chi invece è in ospedale è superiore ai 60 anni nel 60% dei casi”. Questo, per gli esperti umbri, a dimostrazione che le persone più avanti con l’età vengono contagiate in famiglia dai loro parenti più giovani. Cresce nell’ultimo periodo anche il rapporto positivi-tamponi, ora al 5,16 (qualche settimana fa si era vicini allo zero). Ricoveri e terapie intensive rimangono comunque contenute, con una media inferiore a quella italiana. Stesso discorso anche per quanto riguarda i decessi.

Fabio Luccioli
Fabio Luccioli
Direttore di Radio Gente Umbra e Gazzetta di Foligno

Articoli correlati