Non si ferma a Valtopina il terremoto politico scaturito dalla mozione di sfiducia al sindaco presentata da un assessore e tre consiglieri comunali. La prima “scossa” fa riferimento all’annuncio proprio di Lodovico Baldini. Il primo cittadino negli scorsi giorni aveva spiegato ai cittadini come l’assessore Graziano Coccia, i consiglieri di maggioranza Gianmarco Scapeccia e Vittorio Vetturani e quello di minoranza Gabriele Coccia chiedessero la sua rimozione dalla carica, lo scioglimento del consiglio comunale e quindi il commissariamento del Comune. “Un gesto irresponsabile e sconsiderato”, aveva detto Baldini e dalle “ricadute gravi”. Da allora lo “sciame sismico” di botta e risposta non si è fatto attendere, con una nuova “scossa di assestamento” che potrebbe verosimilmente arrivare il 26 ottobre, quando in consiglio comunale ci sarà il faccia a faccia per discutere la questione.
LA MOZIONE – Un botta e risposta partito dalle parole dei firmatari della mozione di sfiducia che hanno precisato come la loro “non sia una scelta politica, ma di principio e senso civico, a differenza – dicono – delle scelte del sindaco che non hanno rispettato i nostri valori democratici e meritocratici”. Sul banco degli imputati, secondo i quattro, “linee programmatiche non condivise, disposizioni problematiche nella gestione del personale amministrativo e mancata promozione e valorizzazione del territorio”. E ancora, “decisioni unilaterali e scarsa condivisione delle scelte effettuate, gestione impianti sportivi a dir poco inadeguata, mancata nomina del responsabile della Trasparenza e dell’Anticorruzione, nonché della commissione permanente di Controllo e Garanzia”. Di risposta al sindaco che aveva parlato del blocco dei progetti intrapresi conseguente ad un eventuale commissariamento, i firmatari ribattono sottolineando come questo, invece, non intaccherebbe il loro normale decorso. Da qui l’attacco: “Le parole di Baldini sono palesemente fuorvianti e strumentali”. I quattro attendono quindi il consiglio comunale del 26 ottobre, “l’occasione – aggiungono – per segnare un’inversione di tendenza dove al personalismo verrà preferito il confronto democratico”.
LA REPLICA DEL SINDACO – “Dire che le motivazioni dei firmatari sono pretestuose e strumentali è poco. Si può far commissariare un Comune sano con contenuti del genere? E che senso ha a pochi mesi dalle elezioni? Evidentemente questi ‘eroi’ sono totalmente distanti dai bisogni reali dei cittadini e preferiscono danneggiare un’intera comunità pur di perseguire interessi personali”. Il primo cittadino non usa mezzi termini e, tacciando i quattro di scarsa partecipazione, si difende su ogni punto dell’accusa. Dalla gestione del personale amministrativo, “quando invece – dice Baldini – non abbiamo mai fatto mancare servizi ai cittadini nonostante pensionamenti e taglio dei fondi”, alla mancata nomina del responsabile della trasparenza e dell’anticorruzione, “quando l’Anac stessa – ricorda – ha comunicato l’archiviazione del procedimento sanzionatorio chiesto dalla minoranza”. Il sindaco controbatte anche sulle questioni relatve agli impianti sportivi, la cui attività è stata inevitabilmente bloccata dal Covid, e alla promozione, spiegando come una lunga serie di eventi abbia permesso di raggiungere in questi anni “livelli mai visti”. “Tutte scelte – ribadisce Baldini – sempre condivise con giunta, maggioranza e consiglio”. Il sindaco replica infine circa il possibile arrivo del commissario: “I 4 ‘eroi’ firmatari ritengono che sia una cosa normale, che non avrà ripercussioni sul futuro di Valtopina e che tutti i progetti avranno il normale decorso: non so – conclude – se sono più superficiali o irresponsabili”.
IL PD – Il Partito democratico di Valtopina sta con il sindaco. Dal gruppo hanno infatti espresso all’unanimità piena fiducia nell’operato di Baldini e grave preoccupazione per le conseguenze di un eventuale commissariamento. “Chi voterà la sfiducia – tuonano i dem – sarà responsabile di gravi danni al paese e fuori da ogni possibile coalizione di centrosinistra ora e alle prossime elezioni”. Il partito ribadisce quindi un “netto apprezzamento” circa “i tanti ed importanti risultati ottenuti dall’amministrazione comunale negli ultimi quattro anni e mezzo, che hanno favorito inclusione sociale, migliorato la qualità della vita nel paese e consentito lo sviluppo della comunità”. Il partito, auspicando un dietrofront, lancia dunque un appello a tutto il consiglio comunale, “affinché prevalgano senso di responsabilità e tutela del bene comune”.