Il Comune di Cannara contro il volantinaggio pubblicitario selvaggio. È su iniziativa dell’assessore al decoro urbano, Lucia Paoli, che il comando della polizia locale ha condotto un’attività di contrasto al fenomeno, che tra le altre cose, lede anche l’ambiente e il paesaggio. Nel dettaglio delle attività svolte dalle forze dell’ordine, complessi ed articolati accertamenti hanno permesso di individuare i responsabili della distribuzione di numerosi volantini in modo non conforme al regolamento di polizia urbana. Quello che, come sottolineato dal sindaco Fabrizio Gareggia, “prevede norme stringenti sul recapito dei dépliant pubblicitari”. A conclusione delle attività degli agenti, riferiscono dal Comune di Cannara, sono state dunque irrogate le sanzioni amministrative specificatamente previste.
Sanzioni perché, come spiegato sempre dal primo cittadino, “i volantini non possono essere lasciati sui portoni o sulle soglie di accesso alle abitazioni, ma anzi devono essere inseriti all’interno delle cassette postali per intero in modo tale da non fuoriuscire”. Altro punto del regolamento, quello relativo al fatto che le società di recapito debbano comunicare, con tre giorni di anticipo, la data, il tragitto ed il nominativo degli operatori impegnati nella distribuzione. “Per le violazioni di queste norme – puntualizza Gareggia – è prevista la responsabilità in solido del committente beneficiario della pubblicità”.
Come detto, un problema di natura anche ecologica. “Teniamo molto al fatto che Cannara si presenti pulita ed in ordine – evidenzia in questo senso l’assessore Lucia Paoli -, per questo abbiamo deciso di intervenire con particolare determinazione. Nel nostro centro storico – prosegue – abbiamo infatti notato che molto spesso le cassette postali erano piene di materiale pubblicitario e promozionale che con il tempo, oltre ad accumularsi, cadeva a terra imbrattando le vie”. A sentire l’assessore, la partita non è ancora terminata, così come terminato non è l’impegno che il Comune ha annunciato di attuare ulteriori controlli, “affinché – conclude Lucia Paoli – questo comportamento illegittimo non si ripeta più”.