“È già nella sua pace, la morte non è la fine ma il fine, il tramite attraverso cui raggiungeremo l’eternità”. Questo un passaggio dell’omelia pronunciata da padre Giuseppe Rossato che ha celebrato i funerali di Ivano Ceccucci. Il consigliere comunale di Foligno tragicamente scomparso in un incidente stradale mentre era in sella alla moto, sua grande passione, intorno la serata di domenica scorsa. In moltissimi, tra amici, conoscenti e colleghi del mondo politico, presenti nella chiesa di Santa Maria in Campis, laddove è stato dato l’ultimo saluto al 57enne forzista. Tutti stretti intorno alla moglie Rosella, la figlia Eleonora, ai nipoti Mattia, Ludovica e Gabriele, al fratello Giulio e al resto della famiglia. Ancora sotto choc, per l’intera comunità folignate, che di Ceccucci ha apprezzato la grande umanità così come l’impegno istituzionale, è stato un pomeriggio denso di dolore.
“Ricordiamo Ivano per il bene che ha fatto – ha detto padre Giuseppe – e noi che continuiamo la nostra esistenza terrena dobbiamo seguire il suo esempio e fare altrettanto. C’è un disegno divino che non comprendiamo – ha proseguito rivolgendosi ai familiari – ma siate certi che il Signore ci ripagherà tutti. Nella fede dei nostri defunti – ha concluso – facciamo del bene in questa provvisoria vita terrena prima di rincontrarci in quella eterna”.
“Era il papà che tutti avrebbero voluto – ha detto la figlia con voce rotta dal pianto -, mi è stato vicino in tutte le tappe della vita, c’è sempre stato e ci sarà sempre. Lascia un vuoto incolmabile – ha aggiunto –, ricorderemo sempre la tua grande bontà d’animo e la tua predisposizione a fare del bene. Mi hai sempre insegnato l’importanza del dedicare tempo alle persone care e alle proprie passioni ed oggi ti saluto allora con la tua ultima frase che recita ‘Ciò che facciamo con passione, non ha da temere ostacoli’. Buona strada – ha concluso – papino mio”. Un dolore grande quello di Eleonora, sorretta, nel leggere il saluto al padre, dallo zio e fratello di Ceccucci, Giulio. Lo stesso che per onorare il fratello ha indossato la sua giacca da motocicletta.
“Parlare oggi è difficile – ha detto il sindaco Stefano Zuccarini – ho finito le lacrime. Ivano era una persona sensibile, concretamente vicina alle persone. Per me oltre ad essere un collega – ha aggiunto – è stato un grande amico. Non riesco ancora a credere che non sia più qui con noi, ma sono sicuro – ha concluso Zuccarini – che la sua anima pura sia ricompensata con la più bella moto e la più bella strada che ci sono in Paradiso”.
Grande commozione per il sindaco, grande commozione per il suo vice, Riccardo Meloni, che a stento è riuscito a trattenere le lacrime. “A guardare quanta gente c’è oggi – ha detto –, da lassù già stai capendo quanto bene hai seminato. Ho conosciuto Ivano qualche anno fa in sede elettorale – ha proseguito Meloni – e chiedendo di lui in giro, tutti me lo rappresentavano come una persona eccezionale. Era sempre disponibile – ha continuato -, un uomo di grande semplicità e viva intelligenza”.
E poi il ricordo del Motoclub Fuorigiri 2001 di Spello. “Al bivio della vita hai visto la luce del Signore – hanno scritto gli amici motociclisti -, sei sceso dalla moto e hai continuato la strada con Lui. Ti ricorderemo sempre con l’affetto che tu dimostravi a tutti – hanno poi detto -, e con quel sorriso che hai sempre sfoggiato”.
Presente ai funerali, oltre al presidente dell’Ente Giostra Quintana, Domenico Metteli, l’intera amministrazione comunale di Foligno, così come esponenti del mondo politico regionale. Si veda il coordinatore regionale di Forza Italia, Andrea Romizi, il parlamentare forzista, Raffaele Nevi, e Lamberto Marcantonini di Forza Italia. Al termine della celebrazione, il silenzio è stato spezzato solo da un grande applauso. Quello con cui tutti, compresi i molti amici accorsi con le due ruote tanto amate da Ceccucci, hanno dato l’ultimo saluto al consigliere comunale.