Inaugurata, a Foligno, la 23esima edizione di “Mielinumbria – festa dell’apicoltura”, di scena fino a domani a palazzo Trinci tra show cooking, convegni, una mostra mercato, laboratori per bambini e visite guidate. A tagliare il nastro sono stati, nella mattinata di sabato 20 novembre, l’assessore all’Agricoltura del Comune di Foligno, Michela Giuliani, il presidente dell’associazione Apau, Fulvio Rosati, il vicepresidente di Apau, Luca Ciampelli e il presidente di Naturalmiele, Romildo Beniamino.
“Foligno si impegna a sostenere le buone pratiche di sostenibilità e vicinanza all’ambiente – ha detto l’assessore Giuliani – e Mielinumbria si inserisce in questo contesto”. “Finalmente siamo tornati – ha spiegato Rosati – per celebrare l’apicoltura, anche se reduci da stagione a dir poco fallimentare. Il nostro focus è cercare di stare insieme cercando delle soluzioni che possano migliorare il nostro settore”. Da Romildo Beniamino (presidente cooperativa Naturalmiele) una fotografia della situazione dell’apicoltura in Umbria. “Ringrazio il Comune di Foligno per il contributo fattivo all’evento – ha detto Beniamino – e grazie a Vincenzo Panettieri e all’ex sindaco Nando Mismetti, che sono tra gli ideatori dell’evento. Una manifestazione di rilevanza regionale, che ha dato origine a moltissime iniziative”. Beniamino ha poi ricordato il progetto di costruzione di Miele in cooperativa, che possa raccogliere produttori oltre l’Umbria. Quindi i dati del settore: “L’Umbria è una regione ricca di biodiversità ma povera di produzioni, che sono la metà rispetto alle altre regioni. Come Umbria c’è una forte presenza sul territorio con 2.995 apicoltori: uno ogni 295 abitanti quando la media nazionale è ogni 895. Stesso risultato se si considera la superficie: un apicoltore ogni 2,9 chilometri quadrati rispetto agli 11 di media nazionale. Un territorio dunque molto sfruttato, ma con carenza di produzione. In esame infatti va preso il basso numero di alveari per apicoltore: 14 rispetto ai 23 nazionali o ai 75 della Calabria. Numeri che fanno pensare ad un’apicoltura con tendenza hobbistica. 51mila gli alveari totali in Umbria, ma 9.500 di fuori regione”.
Tornando, invece, al programma della 23esima edizione di “Mielinumbria”, anche domani, domenica 21 novembre, Foligno farà da sfondo, oltre che alla mostra mercato, a show cooking, laboratori, visite guidate e convegni. In programma, tra l’altro, il convegno di “Impollinatori: nuove avversità”, dedicato all’apicoltura etica e solidale e che vedrà protagonista il professor Tiziano Gardi (Esperto nazionale di apicoltura con nomine MiPAAF, Componente della Commissione Tecnica Centrale dell’Albo Nazionale degli Allevatori di Api Italiane). A seguire un altro momento di approfondimento dal titolo “Cambio climatico: effetti su api e apicoltura” con il dottor Antonio Nanetti (Ricercatore, Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente, sede di Bologna). Spazio quindi a “OCM Miele 2022 – La Regione Umbria per la ripresa dell’apicoltura” che vedrà relatore il dottor Valter Rondolini (Responsabile Sezione produzioni animali e pesca professionale).