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Vaccinazioni, l’Umbria scrive a Figliuolo: “Servono 88 sanitari”

Pubblicato il 1 Dicembre 2021 17:18 - Modificato il 5 Settembre 2023 11:32

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Continuare a garantire le cure e non distrarre altro personale per allargare gli orari delle vaccinazioni anti-Covid. È questo lo spirito con cui la Regione Umbria ha preso carta e penna e ha scritto al commissario nazionale per l’emergenza pandemica, il generale Francesco Paolo Figliuolo. Il Cuore verde d’Italia ha chiesto al generale 88 operatori medici e sanitari, al fine di poter garantire l’adeguato proseguimento della campagna vaccinazioni anti-Covid, fino al 31 luglio 2022. “Con questa soluzione – spiega l’assessore regionale alla Sanità, Luca Coletto – si eviterà di distaccare personale delle aziende sanitarie, mantenendolo impegnato nell’erogazione di prestazioni ospedaliere e ambulatoriali, in modo da non incidere ulteriormente sulle liste di attesa”. La richiesta, avanzata dal commissario regionale all’emergenza Covid-19 Massimo D’Angelo, prevede il reclutamento di 38 medici, 48 infermieri e 2 assistenti sanitari, da destinare ai punti vaccinali territoriali con l’obiettivo di continuare a garantire l’apertura dei centri per l’intera giornata e 7 giorni su 7. 

“CURIVA SOTTO CONTROLLO” – Intanto in Umbria l’andamento della curva epidemiologica del Covid-19 è assolutamente sotto controllo e, al tempo stesso, la regione segna una delle percentuali più alte di adesione al vaccino, con particolare riferimento ai numeri relativi alla terza dose. È il sunto della discussione di questa mattina del Centro operativo regionale, i cui lavori sono stati coordinati dal direttore regionale, Stefano Nodessi Proietti, e che ha visto la presenza, tra gli altri, dei direttori regionali Massimo Braganti e Luigi Rossetti, e del commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, Massimo D’Angelo. “Una situazione quindi positiva per l’Umbria dovuta a diversi fattori – spiegano dalla Regione – a partire dal lavoro svolto dall’intero sistema sanitario regionale tutt’ora impegnato nella gestione dell’emergenza, alla significativa adesione degli umbri al vaccino ed ai comportamenti attenti e responsabili dei cittadini”. Tutto ciò, in ogni caso, non deve in alcun modo far abbassare “la guardia”, anzi. Dal Cor, infatti, è stata ribadita con forza la necessità che si prosegua nel mantenimento di comportamenti virtuosi, dall’utilizzo delle mascherine là dove richiesto, al rispetto del distanziamento. Comportamenti che risultano essere molto importanti per limitare al massimo la diffusione del virus, soprattutto in considerazione dell’imminente periodo natalizio che inevitabilmente potrà determinare situazioni di assembramento. 

I COMPORTAMENTI – L’utilizzo delle mascherine, l’igienizzazione delle mani, il rispetto delle misure di distanziamento assumono infatti particolare rilevanza nei luoghi chiusi (dove peraltro permane l’obbligo dell’utilizzo delle mascherine), ma anche all’aperto, dalle grandi aree commerciali ai mercatini natalizi, dove è più facile che si creino assembramenti, e quindi diventa più difficile garantire il distanziamento. Nei prossimi giorni il Piano vaccinale, con particolare riferimento alla terza dose, subirà in Umbria un discreto incremento delle inoculazioni dato che accanto a quanto già si sta effettuando nei punti vaccinali del servizio sanitario regionale, opereranno sia le farmacie sia i medici di medicina generale. Intanto ad oggi in Umbria si registrano 695.055 (86,06% della popolazione vaccinabile) vaccinati con prima dose; 684.172(84,68%) con seconda dose e 109.587 (13,60%) con terza dose.

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