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Mobilità ferroviaria, la Filt Cgil a Zuccarini e Melasecche: “Serve serietà”

Pubblicato il 4 Febbraio 2022 14:01 - Modificato il 5 Settembre 2023 11:19

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“Prima di fare annunci in pompa magna e di auto accreditarsi successi personali sarebbe meglio prepararsi bene ed evitare di dare informazioni inadeguate”. Le parole sono di Ciro Zeno della Filt Cgil dell’Umbria che, a pochi giorni dalla formalizzazione del protocollo d’intesa tra Regione e Rfi per il raddoppio della Foligno – Terontola, non usa mezzi termini rivolgendosi al sindaco della città della Quintana, Stefano Zuccarini, e all’assessore regionale ai Trasporti, Enrico Melasecche.

“La tecnologia ‘rmts’ citata dal primo cittadino non esiste – sottolinea in prima battuta il sindacalista -, mentre esiste l’Ertms (European rail traffic management system) che è un sistema di controllo del traffico e distanziamento e non un potenziamento della portata e della velocità dell’infrastruttura”. In sostanza, spiega Zeno in una nota, “è come se sulle strade si passasse dall’attuale semaforo ad un sistema elettronico gps posto sull’auto. Tuttavia – osserva -, resta il fatto che se per viaggiare hai un’utilitaria e la strada è piena di buche, curve e un tracciato tortuoso da affrontare, la velocità da tenere non potrà mai aumentare di molto”. Da qui, e rivolgendosi anche a Melasecche “che negli scorsi giorni ha parlato di treni super veloci”, la Filt Cgil invita alla cautela. “I treni non andranno a 200 km/h per il loro innovativo (e inesistente) sistema ‘rmts’ – puntualizzano dal sindacato -, ma potrebbero farlo solo se si ampliassero, ad esempio, i raggi delle curve, se si aumentasse la portata in tonnellate dei ponti, se si allargassero le gallerie, se si realizzassero lunghi tratti in rettilineo, consolidando i corpi stradali ferroviari. Insomma, per Ciro Zeno, sarebbe possibile solo se si costruisse una linea nuova, “perché – evidenzia – farlo mantenendo i vecchi tracciati è pressoché impossibile”.

In casa Filt, dunque, hanno le idee chiare nel comprendere come “la strada intrapresa non consentirà di recuperare neanche gli annunciati 40 minuti tra Ancona e Roma, ma circa 18”. E su quello che viene apostrofato come “tanto acclamato” protocollo d’intesa con Rfi, la sigla individua “una dichiarazione di intenti comuni, e non certo di un vincolo contrattuale”. Ma oltre agli intenti, Zeno insiste sulla necessità di “progetti esecutivi, soldi e tempo, dato che – spiega – il termine ultimo per spendere i fondi del Pnrr fissato al 2026 è praticamente alle porte”.

OMC – La Filt Cgil torna poi anche sulle ex Ogr di Foligno e lo fa ricordando a Zuccarini e Melasecche di aver più volte avanzato richieste di incontro ufficiali sia a palazzo Orfini Podestà che a palazzo Donini ma anche “di essere stata ricevuta soltanto in commissione, sia in Regione che in Comune, su spinta delle opposizioni”. “Abbiamo anche sollecitato ed ottenuto interrogazioni parlamentari perché si affrontasse il tema delle Officine riuscendo a riportare la questione al centro della discussione politica, anche nazionale – conclude Zeno – poiché per la politica locale, la luce si era spenta da un pezzo”.

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