Il leggero miglioramento c’è, ma la situazione resta pressoché invariata rispetto alla scorsa settimana. È la fotografia dell’andamento epidemiologico in Umbria, con una curva che, così come la media mobile a 7 giorni, mostra un trend in lieve diminuzione. Ora l’incidenza settimanale (all’8 febbraio) è di 1.084 casi ogni 100mila abitanti. Il report è, come tutte le settimane, a cura del Nucleo epidemiologico regionale. Il trend umbro sembra rispecchiare anche quello italiano, con lo studio evidenzia che l’RDt sulle diagnosi calcolato per gli ultimi 14 giorni, con media mobile a 7 giorni diminuisce, attestandosi ad un valore di 0,80. Tutti i distretti sanitari hanno un’incidenza superiore a mille casi ogni 100mila abitanti, eccezion fatta per il Trasimeno. A Foligno l’incidenza è di 1.125, mentre quella più alta è dell’Alto Tevere con 1.595.
L’andamento regionale dell’incidenza settimanale mobile per classi di età mostra tassi superiori alla media regionale tra coloro che hanno età compresa tra i tre e i quarantaquattro anni, con un trend in leggera diminuzione per tutte le classi d’età. È comunque tra i giovani e giovanissimi che il contagio corre più veloce, come ad esempio nella fascia 6-10 anni (3.373) e 11-13 anni (2.941).
Rispetto alla settimana precedente non si osservano variazioni sostanziali nell’impegno ospedaliero regionale, mentre dal 31 gennaio al 6 febbraio si sono verificati 34 decessi.
SECONDO TRATTAMENTO ANTIVIRALE – “È stato prescritto per la prima volta questa mattina (giovedì 10 febbraio), nella Clinica di Malattie infettive dell’ospedale di Perugia, il secondo trattamento antivirale orale contro il Covid-19 – rende noto l’assessore alla Salute, Luca Coletto – Si tratta del farmaco Paxlovid ed è stato prescritto ad una giovane donna che presenta fattori di rischio”. “Ci aspettiamo una buona tollerabilità del paziente al farmaco e la non necessità di ricovero grazie al trattamento – sottolinea la professoressa Daniela Francisci, direttore di Malattie Infettive dell’ospedale di Perugia –. La somministrazione riguarda pazienti che hanno forme lievi, ma che presentano fattori di rischio di progressione verso forme gravi di malattie”.
“Per quanto riguarda le terapie anti Covid 19 – spiega la professoressa Francisci – abbiamo a disposizione sia gli anticorpi monoclonali come il Sotrovimab, efficace anche per la variante Omicron, che i due antivirali orali, il Lagevrio (Molnupiravir), la cui somministrazione è iniziata il 5 gennaio e il Paxlovid. Da gennaio, qui a Perugia abbiamo prescritto 107 trattamenti con monoclonali e 99 antivirali”. Concludendo il commissario regionale per la gestione dell’emergenza, Massimo D’Angelo, ha riferito che, “ad oggi, dopo l’interlocuzione con la struttura commissariale nazionale, non si conosce ancora la data esatta di consegna del vaccino Novavax. I cittadini saranno opportunamente informati non appena sarà indicato il giorno della distribuzione in Umbria”.