Riscontrata la variante Omicron 2 nel 60% dei 56 tamponi sequenziati in Umbria dal Laboratorio di microbiologia dell’azienda ospedaliera di Perugia e provenienti dalla Usl 1. Lo ha reso noto ieri l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, sottolineando che “come prevedibile, la nuova variante del Covid-19 sta sostituendo Omicron 1”. Lo stesso assessore ha quindi spiegato come per gli esperti la nuova variante sia più contagiosa dalla precedente, ma i sintomi prodotti più o meno equivalenti tra le due. Così come che il vaccino fornisce, anche contro Omicron 2, un’efficace protezione. Coletto si è poi soffermato sul recente aumento dei contagi in Umbria. “Sicuramente Omicron 2 non è più pericolosa – ha precisato – ma i fattori che concorrono alla risalita dei casi possono essere molteplici, tra questi c’è sicuramente una maggiore mobilità dei cittadini che, in alcune situazioni, hanno anche allentato le misure di prevenzione del contagio”. Per l’assessore non è quindi il momento di abbassare la guardia, tanto che non perde l’occasione per ribadire l’importanza di rispettare le classiche regole anti contagio e di sottoporsi alla vaccinazione, “fondamentale – ha ricordato – per garantire in sicurezza la ripartenza della socialità”.
L’attuale fase pandemica in Umbria continua d’altro canto ad offrire una ridotta necessità di posti letto dedicati a pazienti Covid. Al netto di questo, il commissario per la gestione dell’emergenza in regione ha disposto la riconversione di ulteriori posti letto di area medica nei Dea di secondo livello, all’ospedale Media Valle del Tevere e in una Rsa di Terni. Nel dettaglio, ad essere riconvertiti da Covid a non Covid entro oggi, mercoledì 8 marzo, saranno dieci posti letto di area medica nell’Azienda ospedaliera di Perugia. Altri quattro, e sempre entro oggi, saranno invece riconvertiti nell’Azienda ospedaliera di Terni. In aggiunta, entro mercoledì 9 marzo, ne saranno riconvertiti altri dodici nell’ospedale Media Valle del Tevere ed ancora altri dodici, ma entro venerdì 11 marzo, nella Rsa “Le Grazie” di Terni.