Nei giorni scorsi la denuncia di un taglio netto dei servizi socio riabilitativi all’ex Onpi di Foligno, ed ora la replica della Usl Umbria 2 guidata dal direttore generale Massimo De Fino. Dopo l’allarme lanciato, tra gli altri, dalla Nuova Società Cooperativa Sociale e dalla Cgil, la direzione strategica dell’azienda sanitaria prende infatti posizione e chiarisce i dettagli della vicenda. E lo fa, stando a quanto si legge in una nota, per “evitare fuorvianti strumentalizzazioni” rispetto a quelli bollati come non altro che “presunti” tagli.
Dall’Usl ricostruiscono in tal senso “l’iter procedurale adottato, come previsto dalle normative vigenti”. A partire dalla delibera 766 del 21 maggio 2021, attraverso cui l’azienda aveva indetto una procedura di gara “accelerata” con l’obiettivo di affidare in tempi rapidi i servizi di cui sopra per un periodo transitorio di sei mesi con opzione di rinnovo. Come spiegato dall’Usl, uno dei lotti inseriti nella procedura riguardava proprio la residenza protetta Casa Serena (ex Onpi), gestita direttamente dall’azienda con 70 posti letto residenziali e 30 destinati ad attività semiresidenziali per il mantenimento delle capacità psicofisiche residue dell’assistito. In questo caso, l’importo a base d’asta mensile, sia per il residenziale che per il semiresidenziale, con la quale sono stati effettuati gli affidamenti validi sino a febbraio scorso, ammontava a 184.616,00 euro, oltre iva. Sempre dall’Usl spiegano poi come la base d’asta mensile della nuova procedura per i servizi all’ex Onpi di Foligno, che ha portato all’affidamento odierno oggetto di critiche, ammonta a 185.837,57 euro, oltre iva. “E dall’esito della procedura di gara – proseguono dalla direzione strategica -, l’aggiudicazione è avvenuta al Consorzio Palomar per l’importo di 164.438,90 euro oltre iva, con un’offerta al ribasso rispetto alla base d’asta dell’11,5%”. L’Usl puntualizza che “rispetto ai precedenti affidamenti che prevedevano importi a corpo che con la nuova procedura di gara si è data applicazione alla Dgr n. 53/2004 che disciplina la materia”.
L’azienda precisa quindi come, in virtù della loro rilevanza all’interno dell’ex Onpi, sia stato assicurato lo standard previsto per personale infermieristico ed operatori socio sanitari. “Per il resto del personale, come gli operatori addetti all’animazione – si legge ancora nella nota -, è stato seguito uno standard coerente con le altre strutture a gestione diretta: Bevagna 20 posti letto e 100 ore mensili di animazione, analoga situazione a Spello, Terraja 25 posti letto e 125 ore mensili di animazione, ex Onpi 70 posti letto e 380 ore mensili di animazione”. L’Usl pone dunque l’accento sulle ore di animazione assegnate proprio all’ex Onpi, “in proporzione leggermente superiori alle altre realtà e a quanto prevede il regolamento regionale del 2021, ovvero 380 ore invece di 350”.
Sottolineando inoltre come gli enti gestori delle altre residenze protette non abbiano mosso contestazione alcuna sul basso livello di intrattenimento degli assistiti e ricordando che nella struttura folignate gli animatori siano supportati anche da un assistente sociale per 165 ore al mese e dal segretario sociale, l’azienda sanitaria ribadisce come abbia “inteso mantenere inalterato il livello di offerta del servizio”. L’Usl esclude perciò “calcoli ragionieristici e logiche improntate esclusivamente al risparmio” e ricorda come anche “l’espletamento della procedura di gara ‘accelerata’ del 2021 sia stata accompagnata da decise critiche da alcune forze politiche e sigle sindacali”. Ciononostante, “la Usl Umbria 2 in tutte le sedi ha dimostrato che la valutazione delle offerte sarebbe avvenuta secondo i criteri economici e qualitativi più vantaggiosi”. “L’esito della selezione e i risultati ottenuti – concludono dall’azienda – hanno fugato ogni dubbio”