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Covid-19, la richiesta di Coletto a Speranza: “Rendere stabili le Usca”

Pubblicato il 17 Marzo 2022 16:29 - Modificato il 5 Settembre 2023 11:13

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L’incremento e l’incidenza di positivi legati al Covid-19 resta un tema di strettissima attualità anche in Umbria. Dopo la discesa delle scorse settimane, negli ultimi giorni si sta assistendo a una ripresa del contagio. Una situazione che ha visto l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, chiedere sostegno al ministero della Salute. In un incontro avvenuto mercoledì, tra le varie questioni affrontate con il ministro Roberto Speranza, l’assessore Luca Coletto ha avanzato la richiesta di rendere stabili in Umbria le Unità speciali di continuità assistenziale. “Vista l’importanza delle cure territoriali – ha spiegato Coletto – le Usca sono ora per la cura del Covid e saranno in futuro sempre di più fondamentali per la presa in carico dei pazienti che non necessitano di ospedalizzazione e che potranno essere curati nelle case di comunità, pertanto sarà necessario stabilizzarle. L’Umbria ha una popolazione con un elevato numero di anziani con patologie croniche e, in questo contesto, la medicina territoriale rappresenta una soluzione ad hoc per il benessere dei cittadini. Contestualmente – ha aggiunto l’assessore – ho chiesto al ministro che siano direttamente le Regioni a programmare le borse di studio e la specialità dei medici neolaureati dei quali si riscontra la carenza tra il personale sanitario”. Relativamente alle Usca, il commissario straordinario per la gestione dell’emergenza in Umbria, Massimo D’Angelo, così come previsto dalla Legge 234 del 2021, ha formalmente previsto la proroga delle Unità Speciali fino al 30 giugno prossimo. La richiesta trova motivazione nel fatto che all’aumento dei casi positivi, grazie alla vaccinazione, non corrisponde un elevato numero di ospedalizzazioni, mentre invece crescono le richieste di assistenza domiciliare per le quali diventa necessaria la presenza sul territorio delle Unità speciali di assistenza. ANDAMENTO EPIDEMIOLOGICO – Nel frattempo il Nucleo epidemiologico regionale ha diffuso il nuovo report dell’andamento della pandemia in Umbria. La curva epidemica, come pure la media mobile a 7 giorni in regione mostrano un trend in aumento rispetto alle settimane precedenti. L’incidenza settimanale mobile per 100mila abitanti al 15 marzo è pari a 1.502. L’RDt sulle diagnosi calcolato per gli ultimi 14 giorni con media mobile a 7 giorni si attesta ad un valore di 1,67. L’andamento regionale dell’incidenza settimanale mobile per classi di età conferma tassi superiori alla media nazionale per la popolazione tra 3 e 44 anni: in particolare i soggetti tra i 6 e 18 anni raggiungono incidenze superiori ai 2mila casi per 100mila abitanti. Tutte le classi di età mostrano un evidente incremento dei valori. Tutti i distretti sanitari hanno un’incidenza superiore a 1.000 casi per 100mila abitanti. I numeri più alti sono nel distretto di Spoleto con 1.777 casi ogni 100mila abitanti. Nel Folignate ci sono 1.324 casi ogni 100mila abitanti. Rispetto alla settimana precedente si osserva un leggero aumento nell’impegno ospedaliero regionale (al 15 marzo 171 ricoveri di cui 4 in terapia intensiva), mentre si registrano nella settimana dal 7 al 13 marzo, 12 decessi.

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